lunedì 17 ottobre 2011

Un match su due è 0-0 Siamo fuori dal mondo


GASPORT (A. DE CALO') - Cinque 0-0 non li vedevamo tutti assieme, in una sola giornata di Serie A, da prima che crollasse il Muro di Berlino. Venti e passa anni. Roba premoderna.
Quella volta un pari valeva la metà della vittoria: un punto contro due. Dal 1994-95 è crollato anche quel tabù, che così a lungo è stato asse portante del calcio italiano e italianista. Da allora il pareggio è svalutato, ridotto a un terzo del bottino di un successo. Come dire: lo 0-0 conviene meno di prima. Difatti, col tempo, il numero si è ridotto. Ma adesso siamo di fronte a un rigurgito imbarazzante.
Cinque partite su dieci finite senza gol fanno scattare l'allarme rosso. Siamo al 50 per cento. Sono il segno di una tendenza che deve preoccupare. Nel 2002-03, dopo sei giornate di campionato, si era registrato soltanto uno 0-0. Dopo, l'asticella si è mossa ad altalena finché nelle ultime quattro stagioni si è messa a crescere decisamente, in modo verticale. Dai 4 pari senza gol dei primi sei turni del 2008-09 siamo arrivati agli 11 attuali, passando per i 7 del 2009-10 e gli 8 dell'anno scorso.
Non c'è un altro campionato al mondo, tra quelli importanti, che colleziona simili cifre. Nessun torneo ha chiuso questo weekend senza lasciare la traccia di uno stupido o misero gollonzo sulla metà delle partite in programma. Come mai, in Italia, siamo così distanti dalla normalità? Incidono diversi fattori, e c'è anche qualcosa di casuale. Del Piero, a Verona, ha centrato un palo, il Genoa ha colpito due volte i legni della porta del Lecce, così come il Cesena contro la Fiorentina. Questione di centimetri. Ma non basta per spiegare. Se Atalanta e Udinese, squadre di rendimento — apprezzate per come giocano in questo inizio di stagione — fanno quattro tiri in porta (3 e 1) nell'arco dei 90 minuti è abbastanza normale che il conto finale rimanga ancorato sullo zero. In Italia si segna meno che in Inghilterra (2,8 reti a partita), Spagna (2,5), Germania (2,8) e Francia (2,6). La differenza non è abissale, ma esiste: 2,37 gol per match dopo le prime 60 di questa stagione. Da noi mancano i grandi cannonieri. Se Palacio e Giovinco comandano la classifica dei bomber ci dev'essere una ragione. Forse la stessa che tiene le prime tredici squadre della A confuse in 4 punti. E' un equilibrio al ribasso.
Si segna poco perché si tira poco e male verso la porta. Le nostre squadre, quasi tutte, sanno come chiudersi e ripartire. Ma quando devono attaccare a viso aperto si trovano in difficoltà: non sono preparate. Ogni allenatore guarda giustamente al proprio orticello perché è terrorizzato di perdere la panchina. Anche uno 0-0 può salvarlo. Il problema è la somma degli orticelli: avanti così non si salva il pubblico e non ci salviamo noi.

0 commenti:

Posta un commento

My Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post.Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi.L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Blogroll

BlogItalia - La directory italiana dei blog

Blogger news

segnala il tuo blog su blogmap.it

Blogroll

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Blogger templates

Blogarilla
Segnala GRATIS il tuo BLog.
video divertenti
Aggregatore notizie RSS
Feedelissimo - sport
http://www.wikio.it