
Doppia finalità Wesley Sneijder è la pirotecnica abat-jour dalla quale l'Aggiustatore vuole ripartire per non fermarsi più. «Il mio Totti dell'Inter? Non ho dubbi, è Sneijder: quando gioca sai che qualcosa di buono succede sempre». Il genio olandese perno del nuovo meccanismo-Inter: ecco il piano di Ranieri, per riattaccarsi alla vetta e rivedere l'Inter dei tempi belli e anche per allontanare Wes da quelle sirene nuovamente accese e provenienti da Manchester (United).
Operazione-Catania Sneijder non ha ancora giocato una partita con Ranieri. Si è infortunato un giorno prima della trasferta di Bologna dopo che il tecnico - in sella da due giorni - gli aveva dato le chiavi del gioco offensivo piazzandolo dove Wes deve stare, ovvero dietro a due punte. A Ranieri, Sneijder manca molto: l'Inter di oggi ha fatto tanto e poco, ma va detto che quel che ha fatto è stato senza Sneijder stesso, Stankovic, Thiago Motta, Poli e anche un po' di Milito. Per questo Ranieri non vede l'ora di averlo con sé, ed è anche per questo che Sneijder (che ieri si è allenato ancora secondo un piano personalizzato) scalpita per esserci alla ripresa nella trasferta di Catania. Oggi è ancora presto per dire se l'olandese sarà in campo in Sicilia, ma di sicuro le percentuali di presenza salgono di ora in ora.
La centralità di Wes Perché Ranieri vuole che Sneijder diventi il proprio-Totti, ovvero la centralità, il coinvolgimento, la capacità di trascinare la squadra col proprio cervello svelto nei momenti in cui la partita stagna ed è un rebus intricatissimo. Ranieri sa che Wes è forza calcistica vitale, e sa che ciò in cui crede (lo scudetto, che sarebbe il primo della sua carriera) non può non passare dalle giocate del Genio di Utrecht, uno che deve sentirsi pienamente coinvolto nella squadra in cui gioca. Cosa che con Gasperini è successa poche, pochissime volte anche e soprattutto per interferenze tattiche.
Di nuovo in circolo Questa centralità di Sneijder nel progetto-Inter sarà basilare per due motivi: uno, per il ritrovamento di quella squadra che «non ha limiti - parole di Ranieri - e che può ancora vincere lo scudetto»; due, per allontanare ulteriormente dalla testa dell'olandese ciò che inevitabilmente tornerà di moda fra poche settimane, ovvero un ulteriore sondaggio del Manchester United. Già - in Inghilterra - i rumors sono ripresi a circolare, anche... grazie a un'intervista rilasciata dall'ex grandissimo, ovvero Paul Scholes: «Mi sarebbe piaciuto - ha detto l'ex centrocampista universale del Red Devils - che Ferguson fosse riuscito a prendere o Sneijder o Nasri». Tradotto: Nasri è già dall'altra parte di Manchester, mentre Sneijder è ancora a Milano e chissà...
Pensieri Nel frattempo, Wes lavora sodo e twitta mostrando entusiasmo all'idea di poter rivedere presto il clima-partita. Le sue frasi di fine mercato, però, rimangono ancora vive nella testa dei tifosi. «Il Manchester United - disse a Nos tv -? In futuro non so... Tutto è possibile». Lo disse ai tempi in cui Gasperini lo piazzava ovunque: oggi Ranieri gli farà cancellare il pensiero-United?
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