GASPORT (C. LAUDISA) - Mario Balotelli al Napoli? Il tormentone continua. E ad alimentarlo è Mino Raiola, il suo agente. Dopo l'intervento radiofonico di giovedì, ieri mattina il manager italo-olandese è tornato alla carica a Radio Radio.
Il canovaccio è ormai noto: il Manchester City ha messo gli occhi su Lavezzi e Hamsik (altro suo assistito) e lui tesse la tela di una trattativa che, in realtà, non è partita. L'unico dato certo è che al City piacciono sia Hamsik che Lavezzi, ed è altrettanto sicuro che Aurelio De Laurentiis li ritenga incedibili. Quindi siamo ancora alle grandi manovre. La differenza fondamentale è che in estate fu Hamsik a mettersi in mostra. Stavolta, invece, lo slovacco sta solo pensando a fare il suo dovere in campo. E questa è la garanzia migliore per un Napoli che sta vivendo un avvio di stagione all'altezza delle aspettative. E' il motivo per cui il club si ritiene tranquillo. E forse anche perché quei messaggi positivi su Balotelli mettono in moto non poche speranze.
L'affondo Ma ecco il Raiola-pensiero. Gli chiedono: Hamsik è all'ultimo anno di Napoli? «Non lo so, non voglio creare un caso Hamsik - dice Raiola -. Dico solo che un carcere, anche se dorato, è pur sempre un carcere. Non mi piacciono i giocatori che rimangono in un club contro la loro volontà. Le società non devono mai aver paura che un giocatore vada via, se mai devono preoccuparsi di sostituirlo». Poi allarga il discorso: «Non parlo di Napoli città come di una prigione d'oro. Ad esempio Zlatan era al Barcellona, una città fantastica, un club fantastico, ma voleva andar via. Se un giocatore è ben pagato ma non si sente felice, è comunque in un carcere».
Capitolo SuperMario Balotelli ha nostalgia dell'Italia? «Mario ha nostalgia, però Mario ha bisogno di tempo e credo che il tempo gli stia dando ragione, perché di Mario non si può dire nulla negli ultimi 4 mesi. Si è calmato notevolmente, si sta comportando come si deve comportare, sta capendo certi meccanismi. L'ambientamento a Manchester è stato difficile, però non dobbiamo dimenticare che è stato Mario a scegliere Manchester e fino ad oggi non ha mai detto di voler andare via, mai. Questo non vuol dire che non gli manchi la famiglia, gli amici o l'Italia, però non ha mai detto "Io voglio andare via"».
Il vantaggio Perché ritiene vantaggioso per il Napoli lo scambio Lavezzi-Balotelli? «Perché Mario è più giovane, più forte e ha grandi margini di miglioramento. Lavezzi è un grande giocatore che può dare qualcosa in più al City nell'immediato, ma ritengo Mario più forte a lungo andare. Non sarò obiettivo, ma se Mario tirerà fuori tutto il suo talento, sarà fra i primi 4 giocatori al mondo».
Il canovaccio è ormai noto: il Manchester City ha messo gli occhi su Lavezzi e Hamsik (altro suo assistito) e lui tesse la tela di una trattativa che, in realtà, non è partita. L'unico dato certo è che al City piacciono sia Hamsik che Lavezzi, ed è altrettanto sicuro che Aurelio De Laurentiis li ritenga incedibili. Quindi siamo ancora alle grandi manovre. La differenza fondamentale è che in estate fu Hamsik a mettersi in mostra. Stavolta, invece, lo slovacco sta solo pensando a fare il suo dovere in campo. E questa è la garanzia migliore per un Napoli che sta vivendo un avvio di stagione all'altezza delle aspettative. E' il motivo per cui il club si ritiene tranquillo. E forse anche perché quei messaggi positivi su Balotelli mettono in moto non poche speranze.
L'affondo Ma ecco il Raiola-pensiero. Gli chiedono: Hamsik è all'ultimo anno di Napoli? «Non lo so, non voglio creare un caso Hamsik - dice Raiola -. Dico solo che un carcere, anche se dorato, è pur sempre un carcere. Non mi piacciono i giocatori che rimangono in un club contro la loro volontà. Le società non devono mai aver paura che un giocatore vada via, se mai devono preoccuparsi di sostituirlo». Poi allarga il discorso: «Non parlo di Napoli città come di una prigione d'oro. Ad esempio Zlatan era al Barcellona, una città fantastica, un club fantastico, ma voleva andar via. Se un giocatore è ben pagato ma non si sente felice, è comunque in un carcere».
Capitolo SuperMario Balotelli ha nostalgia dell'Italia? «Mario ha nostalgia, però Mario ha bisogno di tempo e credo che il tempo gli stia dando ragione, perché di Mario non si può dire nulla negli ultimi 4 mesi. Si è calmato notevolmente, si sta comportando come si deve comportare, sta capendo certi meccanismi. L'ambientamento a Manchester è stato difficile, però non dobbiamo dimenticare che è stato Mario a scegliere Manchester e fino ad oggi non ha mai detto di voler andare via, mai. Questo non vuol dire che non gli manchi la famiglia, gli amici o l'Italia, però non ha mai detto "Io voglio andare via"».
Il vantaggio Perché ritiene vantaggioso per il Napoli lo scambio Lavezzi-Balotelli? «Perché Mario è più giovane, più forte e ha grandi margini di miglioramento. Lavezzi è un grande giocatore che può dare qualcosa in più al City nell'immediato, ma ritengo Mario più forte a lungo andare. Non sarò obiettivo, ma se Mario tirerà fuori tutto il suo talento, sarà fra i primi 4 giocatori al mondo».
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