Montella: «L'Inter mi porta bene»

GASPORT (F. CARUSO) - Incrocio pericoloso. Per la prima volta dopo averlo sostituito sulla panchina della Roma nella scorsa stagione, Vincenzo Montella domani ritrova da avversario Claudio Ranieri. Catania-Inter è anche questo: l'allenatore più giovane della A contro il secondo più anziano (dopo Edy Reja).
Una sfida arricchita dalle vicende giallorosse di un anno fa quando Montella, dai Giovanissimi della Roma, fu promosso in prima squadra per sostituire Ranieri.
A che punto può dirsi il cammino del Catania secondo i programmi di Montella?
«Tutto può sempre migliorare, nelle ultime partite si è vista una crescita generale e più convinzione in campo, ma c'è ancora molto da lavorare, ci sono piccoli errori dei singoli che diventano poi grandi ai fini del risultato e questo si deve necessariamente evitare».
Qual è il ricordo più bello legato alle sue sfide contro l'Inter?
«Sono sempre state delle belle partite, di alta classifica, e quella nerazzurra è la squadra alla quale ho segnato di più, quindi è proprio una squadra simpatica».
I suoi rapporti con Ranieri dopo la sostituzione di un anno fa?
«Abbiamo avuto modo di sentirci tramite amici comuni, provo profondo rispetto e grande stima per il tecnico nerazzurro e penso di poter dire che sia lo stesso per lui».
Riuscirà a rimettere l'Inter in corsa per lo scudetto?
«Ranieri è una persona che merita rispetto, un allenatore da prendere come esempio e soprattutto dotato di grande equilibrio».
Ma il favorito per lo scudetto chi è?
«Al momento Juve e Napoli. Ma sono convinto che le milanesi siano ancora in tempo a tornare protagoniste».
Avere sostituito Ranieri alla Roma è stato il trampolino di lancio verso la Serie A: solo una coincidenza?
«Credo sia stato un caso. Avevo altri programmi, nessuna ambizione di allenare la Roma, almeno in quel momento. Anche nelle ultime settimane, quando i giornali cominciavano a parlare di una mia possibile candidatura, sono rimasto in disparte, non volevo essere quello che voleva prendere a tutti i costi il posto di Ranieri. Poi insieme alla società prendemmo quella decisione, ma solo dopo che lui si era dimesso».
Essere l'allenatore più giovane è solo un privilegio o anche una responsabilità in più?
«Né l'uno né l'altro, direi una coincidenza».
Quali sono i giocatori nerazzurri che più le piacciono e che toglierebbe volentieri dalla sfida?
«Difficile dirlo perché ci sono tanti giocatori eccezionali nell'Inter. Toglierei Snejder, Stankovic, faccio fatica a elencarli tutti, Pazzini, Milito, l'eterno Zanetti, anche Zarate è un elemento importante».
Chi potrebbe decidere del Catania?
«Mi auguro Lopez, non so se dall'inizio o in corsa».
C'è un motivo in più per battere l'Inter di Ranieri?
«Certo, oltre alla priorità dei punti in classifica, vogliamo dare questa soddisfazione dei tifosi di Catania».