GASPORT (G. DI FEO / L. TAIDELLI) - Prima l'arrosto, poi semmai la salsina per renderlo speciale. L'Inter a gennaio farà un mercato soprattutto di sostanza, per rinforzare i reparti di fatica. Specie a centrocampo, dove finora tra infortuni e scelte tattiche al trio Zanetti-Cambiasso-Obi ci sono state ben poche alternative.
Obiettivo numero uno: anticipare la pratica Kucka. Nell'ultimo giorno di mercato l'Inter aveva già messo le mani sullo slovacco (scambio di comproprietà con Viviano), con l'intento di lasciarlo un altro anno in rossoblù. Ma si lavora per averlo già a gennaio, così da mettere polpa fin da subito, anche perché i rapporti con il Genoasono buoni e i margini per accordarsi ci sono. Obiettivo numero due: anticipare tutti su Lucas. Il trequartista del San Paolo, talento indiscutibile e propensione a metterlo al servizio degli altri, è un boccone succulento: lo voleva Leo al Psg prima di buttarsi su Pastore, ci pensava il Chelsea. Ma anche l'Inter ci lavora da tempo, e a gennaio farà le sue mosse. La clausola rescissoria monstre di 80 milioni pare fatta apposta perché si vada a trattare: realisticamente nessuno mette quella cifra sul piatto, quindi bisogna sedersi a un tavolo e accordarsi per meno, intorno ai 20-25. Difficile (ma non impossibile) che arrivi fin da subito, più facile che si riesca a «prenotarlo» per l'estate, quando anche la situazione Sneijder (resta o le inglesi tornano sotto?) sarà più chiara.
Retroguardia - Un altro reparto che i nerazzurri puntellerebbero volentieri è la difesa, al centro. Qui l'indiziato numero uno è Jan Vertonghen, belga dell'Ajax, mancino che ha muscoli, senso tattico e una discreta propensione al gol. Anche qui la concorrenza è serrata (Arsenal, Bayern e Liverpool, soprattutto), costa sugli 8 milioni e per chiudere subito serve un'accelerata repentina. In alternativa ci sono un bel po' di talenti sotto osservazione in Brasile. Uno è Juan, '91 dell'Internacional di Porto Alegre (lo aveva bloccato il Napoli dopo il k.o. di Britos, salvo poi buttarsi su Fideleff). L'altro è Manoel, 21 anni, dell'Atletico Paranaense.
Sotto osservazione - Per il resto, posto che dopo Obi ci sono altri ragazzi che potranno tornare utili alla causa (tra tutti il terzino Faraoni e i centrocampisti Duncan e Crisetig), lo scouting nerazzurro guarda ovunque ci sia talento giovane. A Brescia, per esempio, è esploso il trequartista Juan Antonio, scuola River Plate: alto, intelligente e con propensione all'assist dopo averne saltati almeno tre. L'Inter segue anche lui, così come il suo compagno (che piace pure al Genoa) brasiliano Jonathas, centravanti grosso come un armadio e dai piedi educati.
Obiettivo numero uno: anticipare la pratica Kucka. Nell'ultimo giorno di mercato l'Inter aveva già messo le mani sullo slovacco (scambio di comproprietà con Viviano), con l'intento di lasciarlo un altro anno in rossoblù. Ma si lavora per averlo già a gennaio, così da mettere polpa fin da subito, anche perché i rapporti con il Genoasono buoni e i margini per accordarsi ci sono. Obiettivo numero due: anticipare tutti su Lucas. Il trequartista del San Paolo, talento indiscutibile e propensione a metterlo al servizio degli altri, è un boccone succulento: lo voleva Leo al Psg prima di buttarsi su Pastore, ci pensava il Chelsea. Ma anche l'Inter ci lavora da tempo, e a gennaio farà le sue mosse. La clausola rescissoria monstre di 80 milioni pare fatta apposta perché si vada a trattare: realisticamente nessuno mette quella cifra sul piatto, quindi bisogna sedersi a un tavolo e accordarsi per meno, intorno ai 20-25. Difficile (ma non impossibile) che arrivi fin da subito, più facile che si riesca a «prenotarlo» per l'estate, quando anche la situazione Sneijder (resta o le inglesi tornano sotto?) sarà più chiara.
Retroguardia - Un altro reparto che i nerazzurri puntellerebbero volentieri è la difesa, al centro. Qui l'indiziato numero uno è Jan Vertonghen, belga dell'Ajax, mancino che ha muscoli, senso tattico e una discreta propensione al gol. Anche qui la concorrenza è serrata (Arsenal, Bayern e Liverpool, soprattutto), costa sugli 8 milioni e per chiudere subito serve un'accelerata repentina. In alternativa ci sono un bel po' di talenti sotto osservazione in Brasile. Uno è Juan, '91 dell'Internacional di Porto Alegre (lo aveva bloccato il Napoli dopo il k.o. di Britos, salvo poi buttarsi su Fideleff). L'altro è Manoel, 21 anni, dell'Atletico Paranaense.
Sotto osservazione - Per il resto, posto che dopo Obi ci sono altri ragazzi che potranno tornare utili alla causa (tra tutti il terzino Faraoni e i centrocampisti Duncan e Crisetig), lo scouting nerazzurro guarda ovunque ci sia talento giovane. A Brescia, per esempio, è esploso il trequartista Juan Antonio, scuola River Plate: alto, intelligente e con propensione all'assist dopo averne saltati almeno tre. L'Inter segue anche lui, così come il suo compagno (che piace pure al Genoa) brasiliano Jonathas, centravanti grosso come un armadio e dai piedi educati.
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