GASPORT (F. VELLUZZI) - I dubbi e le paure di Francesco Guidolin si moltiplicano alla vigilia della trasferta di Bergamo. Non solo perché l'Atalanta (10 punti in 5 giornate e un attacco che ha prodotto 8 gol) fa paura, ma perché la ripresa del campionato dopo la sosta è un'incognita, ancor di più per l'Udinese:
«Abbiamo nove giocatori che sono rientrati dalle nazionali. Dobbiamo verificare le loro condizioni. E infatti ho voluto portare a Bergamo 23 giocatori. L'ho fatto, soprattutto, perché li voglio tutti coinvolti in questo momento particolare». L'Udinese giocherà sette partite in 20 giorni e, dopo Bergamo, giovedì riceverà la visita al Friuli dell'Atletico Madrid nella partita decisiva per il girone di Europa League. Una sfida affascinante (si prevede un'affluenza importante) e ad alta tensione. Logico che Guidolin debba fare un po' di turnover, ma si riserva di decidere stamattina la formazione da opporre all'Atalanta. «Mi guiderà l'esperienza». Il dubbio più forte riguarda il colombiano Armero che ha giocato con la Nazionale in Bolivia e venerdì ha lavorato (tanto) a parte. L'alternativa è Neuton perché Pasquale è ancora fermo ai box. Pure Asamoah è stato impiegato 90' in Sudan col Ghana e 45' in casa contro la Nigeria. Non proprio dietro l'angolo. Ma dovrebbe giocare. «E' una partita tosta, loro sono affamati per la penalizzazione, noi dobbiamo esserlo come loro. All'Atalanta posso solo fare i complimenti per quel che sta facendo», dice il Guido che a Bergamo ebbe un'esperienza non esaltante, culminata con l'esonero nel '93 proprio con Percassi col quale, però, il rapporto è rimasto eccellente.
Floro - Tornando sull'Udinese, va registrato il recupero di Antonio Floro Flores, destinato per la prima volta a partire dalla panchina. Visto in allenamento, sembra in forma ed è un recupero importante per dar respiro alle punte Torje e Di Natale, anche in Europa League dove Totò è solo e ci si è affidati con esiti discreti ad Abdi e Fabbrini che, però, non sono punte di ruolo. «Floro è uno dei più forti centravanti italiani. Sta benone», dice il tecnico. I compagni, che venerdì sera hanno fatto gruppo in un negozio di abbigliamento del centro con l'amico Alberto Bresci, sono ancor più convinti: «E' a postissimo, ci sarà molto utile».
Stadio - Dalla parte tecnica a quella politica. L'Udinese gioca anche su questo fronte e venerdì in una conferenza stampa è stato presentato uno studio sullo stadio che i tifosi vorrebbero: «Impianto coperto, senza pista di atletica e con un'area multieventi. E snellimento delle code ai tornelli». Questi i desiderata. Ma il più sembra fatto e i lavori per il riammodernamento del Friuli dovrebbero partire a giugno. Patron Pozzo vigila sulla situazione. Anche dal nuovo impianto passano i sogni di grandezza bianconeri.
«Abbiamo nove giocatori che sono rientrati dalle nazionali. Dobbiamo verificare le loro condizioni. E infatti ho voluto portare a Bergamo 23 giocatori. L'ho fatto, soprattutto, perché li voglio tutti coinvolti in questo momento particolare». L'Udinese giocherà sette partite in 20 giorni e, dopo Bergamo, giovedì riceverà la visita al Friuli dell'Atletico Madrid nella partita decisiva per il girone di Europa League. Una sfida affascinante (si prevede un'affluenza importante) e ad alta tensione. Logico che Guidolin debba fare un po' di turnover, ma si riserva di decidere stamattina la formazione da opporre all'Atalanta. «Mi guiderà l'esperienza». Il dubbio più forte riguarda il colombiano Armero che ha giocato con la Nazionale in Bolivia e venerdì ha lavorato (tanto) a parte. L'alternativa è Neuton perché Pasquale è ancora fermo ai box. Pure Asamoah è stato impiegato 90' in Sudan col Ghana e 45' in casa contro la Nigeria. Non proprio dietro l'angolo. Ma dovrebbe giocare. «E' una partita tosta, loro sono affamati per la penalizzazione, noi dobbiamo esserlo come loro. All'Atalanta posso solo fare i complimenti per quel che sta facendo», dice il Guido che a Bergamo ebbe un'esperienza non esaltante, culminata con l'esonero nel '93 proprio con Percassi col quale, però, il rapporto è rimasto eccellente.
Floro - Tornando sull'Udinese, va registrato il recupero di Antonio Floro Flores, destinato per la prima volta a partire dalla panchina. Visto in allenamento, sembra in forma ed è un recupero importante per dar respiro alle punte Torje e Di Natale, anche in Europa League dove Totò è solo e ci si è affidati con esiti discreti ad Abdi e Fabbrini che, però, non sono punte di ruolo. «Floro è uno dei più forti centravanti italiani. Sta benone», dice il tecnico. I compagni, che venerdì sera hanno fatto gruppo in un negozio di abbigliamento del centro con l'amico Alberto Bresci, sono ancor più convinti: «E' a postissimo, ci sarà molto utile».
Stadio - Dalla parte tecnica a quella politica. L'Udinese gioca anche su questo fronte e venerdì in una conferenza stampa è stato presentato uno studio sullo stadio che i tifosi vorrebbero: «Impianto coperto, senza pista di atletica e con un'area multieventi. E snellimento delle code ai tornelli». Questi i desiderata. Ma il più sembra fatto e i lavori per il riammodernamento del Friuli dovrebbero partire a giugno. Patron Pozzo vigila sulla situazione. Anche dal nuovo impianto passano i sogni di grandezza bianconeri.
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