
Anche perché la distanza dalla vetta in serie A si è ridotta e i risultati arrivati a oltre 10.000 metri d'altezza grazie alla torre di controllo, erano più o meno quelli che i nerazzurri speravano. Una bella iniezione di fiducia in vista della Champions. Sembra di essere ad anni luce dal day after di Novara, quando si concretizzò la sostituzione di Gasperini con Ranieri, eppure sono passati pochi giorni. L' «aggiustatore » romano ieri si è fatto una scorpacciata di complimenti, tra giornali e trasmissioni sportive, ma certo non ha perso il contatto con la realtà. Lo ha spiegato al suo staff, con il quale (anche in aereo) ha analizzato la gara di Bologna preferendo puntare il dito soprattutto sulle cose da migliorare, e lo ha detto alla squadra, alla quale ieri mattina ha parlato chiedendo una prestazione altrettanto attenta a Mosca. Certo però gli hanno fatto piacere le parole di stima diMoratti che lo ha chiamato subito dopo la partita per congratularsi.
MORATTI APPLAUDE - Non è certo un evento epocale una telefonata del presidente al suo allenatore dopo una partita vinta, ma stavolta significativi sono stati i concetti espresso dal numero uno di corso Vittorio Emanuele. Moratti ha fatto i complimenti a Ranieri «per come ha disposto in campo la squadra» che gli sembrata «trasformata sotto l'aspetto fisico e mentale». Il presidente ha rivisto «la sua Inter, in una partita che psicologicamente era complicata perché il Bologna è un'avversaria temibile, capace di fermare anche la Juventus ». Forse temeva che il tecnico romano non potesse invertire immediatamente un trend negativo e per questo la prova della squadra lo ha confortato. « Siamo sulla strada giusta -il suo pensiero -e adesso dobbiamo continuare così » .Moratti è convinto« che Ranieri sia la persona giusta per far risalire l'Inter, per rilanciarla nella lotta per lo scudetto».Adesso, però,« serve una una conferma a Mosca » ,trasferta che nonostante gli impegni di lavoro con la Saras, Moratti non vuole perdersi. Partirà oggi al più tardi domani mattina, ma è già stato relazionato sul buon clima all'interno del gruppo dal vice dg Filucchi, presente in panchina sabato a Bologna e ieri sull'aereo diretto a Mosca insieme all'ad Paolillo, al dt Branca e al ds Ausilio.
OCCASIONE RANIERI- E poi c'è l'allenatore romano che non ha nascosto di puntare allo scudetto solo sfiorato con la Roma nel 2009- 10. Il fatto che le dirette concorrenti per il tricolore non volino lo aiuta. Soprattutto a livello psicologico. Dopo l'esperienza giallorossa, preceduta da quella alla Juventus, Ranieri ha la sensazione di essere arrivato al posto giusto, al momento giusto e crede nella rimonta. Prima di pensare allo scudetto però c'è la Champions League, la coppa che gli riporta alla mente la sconfitta all'Olimpico contro lo Shakhtar Donetsk nell'andata degli ottavi ( il 16 febbraio scorso), un 3-2 che fece da preludio al ko di Genova contro i rossoblù e alle sue dimissioni. Ricordi lontani oltre sette mesi che l'allenatore nerazzurro vuole cancellare con una vittoria utile per dimenticare la battuta d'arresto con il Trabzonspor e per non veder complicarsi la situazionenel girone.
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