
Per superare la crisi ci vorranno altri colloqui: ieri la linea più calda era quella Branchini-Montolivo-Corvino, attivissimo anche nei pochi giorni di vacanza in Puglia. Dunque non c'è stato (e per ora non è neppure in programma) un incontro diretto tra le parti: il disgelo prosegue attraverso una serie infinita di telefonate.
Dagli intrecci via cellulare uscirà la strategia comune: la Fiorentina ha teso la mano al giocatore, e anche il manager del centrocampista pare voglia andare incontro alle esigenze del club. La nota più importante arriva però dal fronte Montolivo: la riapertura delle trattative è dettata anche dalla sua volontà. L'agente Branchini conferma: «C'è serenità in tutti i soggetti coinvolti. Ci stiamo confrontando nel tentativo di trovare una soluzione che possa essere soddisfacente per entrambi».
Pace con Gila La soluzione del caso può essere un contratto biennale e l'inserimento di una clausola rescissoria (sul valore discutono procuratore e d.s.): sarebbe una soluzione intermedia tra la firma sul quinquennale inizialmente proposto e l'accordo-ponte di un anno. Non è detto che la faccenda venga risolta entro l'inizio del campionato (a Mihajlovic verrà data comunque un'indicazione su come regolarsi nei confronti dell'ex-capitano). A oggi Montolivo verrà schierato titolare: nel caso (al momento improbabile) che saltasse l'operazione-recupero tutte le ipotesi sono aperte, compresa la linea dura (con il giocatore in panchina o in tribuna). L'opera di pacificazione ha avuto risultati con Gilardino dopo la guerra fredda dei giorni scorsi: «Non vedo l'ora di cominciare e di segnare sotto la Fiesole», posta il centravanti su www.albertogilardino.it.
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