
Bersagli illustri - Vucinic è l'unico attaccante bianconero sicuro di giocare contro il Milan. Scelta inevitabile: Conte lo considera tra i primissimi al mondo nel suo ruolo perché ha tecnica, corsa, fisico e senso del gol. Gli manca un po' di testa, come ha dimostrato con la folle espulsione contro il Bologna. Ma attorno alla maturazione di Vucinic ruota gran parte della stagione della Juve, che fin da domenica si aspetta dal montenegrino tangibili segnali della sua crescita. In realtà non ci sarebbe da stupirsi se Mirko risolvesse la grande sfida dello Juventus Stadium. Nella sua carriera ci sono già alcuni gol pesanti segnati alle grandi squadre. Vucinic ha fatto quattro reti al Milan (uno con il Lecce, tre con la Roma realizzando tra l'altro il decisivo 1-0 di San Siro nell'ottobre 2007), altrettanti all'Inter (tutti con la Roma), due alla Juve (uno con il Lecce, uno con la Roma) e quattro nel derby contro la Lazio che nella capitale è ovviamente una partita speciale. Un'altra caratteristica è quella di colpire nel finale delle partite, quando un gol è difficilmente recuperabile. L'anno scorso risolse Roma-Inter con un tuffo di testa al 92' e qualche mese dopo eliminò la Juve in Coppa Italia con un'invenzione a metà ripresa.
Troppa foga - A causa della squalifica Vucinic ha saltato la trasferta di Catania, si è allenato, si è riposato e adesso può davvero provare a mettersi la Juve sulle spalle. L'assist per Matri a Siena e il gol al Bologna avevano fatto sperare Conte che il campionato di Mirko fosse davvero iniziato. Poi sono arrivati l'espulsione e lo stop che hanno fatto riflettere il montenegrino. L'allenatore difficilmente tollererà altri errori disciplinari e lo stesso Mirko non ha nessuna intenzione di commetterne. La rincorsa a Morleo e l'entrata in scivolata erano determinati soprattutto dalla voglia di eseguire le indicazioni del tecnico, che chiede costante pressione sui portatori di palla: un fallo figlio della foga agonistica, quindi, e non di una follia momentanea. Però un giocatore già ammonito deve sapersi controllare e Vucinic invece si fece cacciare fuori ingenuamente.
La risposta - Resta da capire chi sarà contro il Milan il compagno di reparto di Mirko nel caso in cui Conte tornasse al 4-2-4 oppure se si troverà ad agire da unica punta centrale qualora il tecnico decidesse di riproporre il 4-2-3-1 di Catania. Ma ancor più importante per la Juve sarà scoprire quale Vucinic scenderà in campo: il campione o il buon giocatore? La risposta potrebbe incidere pesantemente sul risultato.
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