CORSPORT (P. VANNINI) - La schiettezza di Miccoli mette in guardia il Palermo. « Quest’anno faremo fatica, abbiamo cambiato molto. Ci aspetta una stagione dura, spero che i tifosi ci stiano vicini perchè avremo bisogno soprattutto di loro ». E’ una presa di coscienza che parte dal capitano, un simbolo rosanero, uno dei pochi sfuggiti all’azzeramento deciso da Zamparini.
Proprio lui che sembrava in discussione, è rimasto ed anzi col nuovo modulo di Mangia dovrebbe rafforzare il ruolo da leader.
CHIARI CON LA GENTE - Ma Miccoli è anche uno che non le manda a dire e così riconosce che la rivoluzione tecnica presenta dei rischi. E che è bene parlare chiaro. « Non è facile per una tifoseria vedersi cambiare totalmente la squadra analizza Miccoli -sono andativia giocatori che hanno fatto la storia del Palermo. Perchè? Non penso sia stata una questione solo di soldi, sono state scelte fatte da entrambe le parti, società e calciatori. E’ comprensibile che dopo diversi anni si chiuda un ciclo. Altri club hanno fatto così di recente, Juventus, Milan, Fiorentina. Però bisogna essere chiari con la gente, fare proclami o parlare di Europa sarebbe solo prenderci in giro. Sarà un anno di transizione, dove dovremo cercare di creare un ciclo nuovo. Pensiamo innanzitutto ad ottenere una salvezza tranquilla e poi si vedrà, tutte le soddisfazioni che potremo toglierci saranno benvenute. Ma sarà dura, faremo fatica e potranno esserci momenti in cui andremo in difficoltà. Ecco perchè abbiamo più che mai bisogno dell’appoggio della nostra gente».
MANGIA- Miccoli lascia perfettamente capire che non c’era troppo feeling con Pioli mentre gli piace molto il nuovo allenatore Devis Mangia: «In due mesi di precampionato, su 6 partite fra amichevoli e Europa League, sono stato titolare solo in 2 e ho chiesto al club se rientrassi nei progetti e che mi fosse data la possibilità di giocarmela con gli altri. Ma quando Zamparini mi ha chiamato in sede assieme a Migliaccio non mi ha chiesto pareri, ma solo comunicato l’esonero di Pioli e la promozione di Mangia. Era una decisione già presa e poi io voglio fare solo il giocatore, le scelte competono tutte alla società. Mangia lo conosco solo da 4 giorni ma secondo me si è già dimostrato all’altezza di guidare una squadra come il Palermo. E’ schietto, sincero, ci ha chiesto disponibilità e noi gliela abbiamo data. Io più al centro del progetto? Il mister mi ci sta facendo sentire, aldilà del fatto se giocherò dall’inizio o meno. Certo col 4-4-2 potrei giocare con un altro attaccante vicino e la cosa mi piace, ma l’organico ci permette di avere tante soluzioni».
L’INTER E... IL NAPOLI- Subito contro l’Inter. La prima avversaria è da far tremare i polsi. Commenta Miccoli: «Hanno cambiato molto ma non si sono indeboliti. Al posto di Eto’o hanno Forlan e Zarate... Loro e il Milan restano un gradino sopra le altre nella sfida scudetto. Ma a me piacerebbe che il titolo andasse al Napoli. Se lo meriterebbero sia per il pubblico che per la campagna acquistichehannofatto».
LA SCOMMESSA CON ZAMPARINI - Fabrizio riparte da 50 gol e dal primato di miglior cannoniere rosanero d’ogni tempo in A. «Il mio obiettivo è fare gol e aiutare a far crescere il gruppo. Quanti? Almeno 10, per vincere una scommessa fatta col presidente. Cosa c’è in palio? Non lo dico ma cercherò di arrivare alla quota...(pare che si tratti di un incentivo economico, ndc.).Potevo andare all’Atalanta? Era solo una voce e comunque, con tutto il rispetto per mister Colantuono e la piazza di Bergamo, non l’avrei presa in considerazione. Ho altri 2 anni di contratto a Palermo». Il capitano ritrovato vuole ancora dare tanto ai colori rosanero.
Proprio lui che sembrava in discussione, è rimasto ed anzi col nuovo modulo di Mangia dovrebbe rafforzare il ruolo da leader.
CHIARI CON LA GENTE - Ma Miccoli è anche uno che non le manda a dire e così riconosce che la rivoluzione tecnica presenta dei rischi. E che è bene parlare chiaro. « Non è facile per una tifoseria vedersi cambiare totalmente la squadra analizza Miccoli -sono andativia giocatori che hanno fatto la storia del Palermo. Perchè? Non penso sia stata una questione solo di soldi, sono state scelte fatte da entrambe le parti, società e calciatori. E’ comprensibile che dopo diversi anni si chiuda un ciclo. Altri club hanno fatto così di recente, Juventus, Milan, Fiorentina. Però bisogna essere chiari con la gente, fare proclami o parlare di Europa sarebbe solo prenderci in giro. Sarà un anno di transizione, dove dovremo cercare di creare un ciclo nuovo. Pensiamo innanzitutto ad ottenere una salvezza tranquilla e poi si vedrà, tutte le soddisfazioni che potremo toglierci saranno benvenute. Ma sarà dura, faremo fatica e potranno esserci momenti in cui andremo in difficoltà. Ecco perchè abbiamo più che mai bisogno dell’appoggio della nostra gente».
MANGIA- Miccoli lascia perfettamente capire che non c’era troppo feeling con Pioli mentre gli piace molto il nuovo allenatore Devis Mangia: «In due mesi di precampionato, su 6 partite fra amichevoli e Europa League, sono stato titolare solo in 2 e ho chiesto al club se rientrassi nei progetti e che mi fosse data la possibilità di giocarmela con gli altri. Ma quando Zamparini mi ha chiamato in sede assieme a Migliaccio non mi ha chiesto pareri, ma solo comunicato l’esonero di Pioli e la promozione di Mangia. Era una decisione già presa e poi io voglio fare solo il giocatore, le scelte competono tutte alla società. Mangia lo conosco solo da 4 giorni ma secondo me si è già dimostrato all’altezza di guidare una squadra come il Palermo. E’ schietto, sincero, ci ha chiesto disponibilità e noi gliela abbiamo data. Io più al centro del progetto? Il mister mi ci sta facendo sentire, aldilà del fatto se giocherò dall’inizio o meno. Certo col 4-4-2 potrei giocare con un altro attaccante vicino e la cosa mi piace, ma l’organico ci permette di avere tante soluzioni».
L’INTER E... IL NAPOLI- Subito contro l’Inter. La prima avversaria è da far tremare i polsi. Commenta Miccoli: «Hanno cambiato molto ma non si sono indeboliti. Al posto di Eto’o hanno Forlan e Zarate... Loro e il Milan restano un gradino sopra le altre nella sfida scudetto. Ma a me piacerebbe che il titolo andasse al Napoli. Se lo meriterebbero sia per il pubblico che per la campagna acquistichehannofatto».
LA SCOMMESSA CON ZAMPARINI - Fabrizio riparte da 50 gol e dal primato di miglior cannoniere rosanero d’ogni tempo in A. «Il mio obiettivo è fare gol e aiutare a far crescere il gruppo. Quanti? Almeno 10, per vincere una scommessa fatta col presidente. Cosa c’è in palio? Non lo dico ma cercherò di arrivare alla quota...(pare che si tratti di un incentivo economico, ndc.).Potevo andare all’Atalanta? Era solo una voce e comunque, con tutto il rispetto per mister Colantuono e la piazza di Bergamo, non l’avrei presa in considerazione. Ho altri 2 anni di contratto a Palermo». Il capitano ritrovato vuole ancora dare tanto ai colori rosanero.
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