
«Vista la situazione non ci è sembrato opportuno chiedere un permesso — racconta papà Sabri —. Il Milan ha tanti attaccanti infortunati e sabato Stephan potrebbe giocare ancora. Era più giusto che facesse allenamento».
Niente consigli - El Shaarawy è un ragazzo con la testa sulle spalle e tutto questo lo sa. Così mercoledì sera dopo la partita ha cenato velocemente con mamma, papà, Manuel e il procuratore Roberto La Florio e poi è andato subito a nanna. I familiari, invece, sono partiti per Torino, dove ieri mattina Manuel è diventato dottore in Economia Internazionale. «Manuel ha quasi 5 anni più di Stephan — racconta ancora il papà, che vive con lui a Milano, zona San Siro — sono amici più che fratelli. Sono state due giornate intense e bellissime. Non ci aspettavamo il gol, è stato tutto così improvviso. Però la strada è ancora lunga e mio figlio lo sa. Dopo la partita non gli ho detto nulla: ormai non ha più bisogno di consigli. E' assennato e sa che deve solo aspettare e fare il suo dovere».
Gol liberatorio - El Shaarawy ha aspettato un'estate intera, però appena il caso gli ha concesso un'occasione ha spinto il piede sull'acceleratore e nel secondo tempo si è goduto l'urlo di gioia di San Siro. Il gol è stato come il tappo che libera le bollicine: da quel momento in poi il Faraone ha giocato più sciolto. Stephan è abituato a gestire le emozioni, però quando metti piede in campo per la prima volta in uno stadio così è impossibile non sentire il classico vuoto allo stomaco. E poi non era facile entrare sullo 0-1. «Ho capito subito che era agitato — racconta il procuratore La Florio —, nei primi 10 minuti ha sbagliato alcuni palloni facili per uno con le sue qualità. Però l'applauso di San Siro lo ha caricato».
Quanti sms - Ieri a Milanello tutti i compagni lo hanno festeggiato ma l'hanno anche preso in giro, raccomandandogli di non montarsi la testa. Allegri gli ha parlato a lungo, lo ha lodato per l'impegno però ha aggiunto che per migliorare deve allenarsi con più intensità. Stephan ha recepito il messaggio, poi è tornato a casa e ha provato a rispondere a tutti quelli che gli avevano fatto i complimenti: tra mercoledì e ieri gli sono arrivati più di 300 sms di parenti, amici e amiche (non è fidanzato). Domani contro il Cesena El Shaarawy avrà subito un'altra possibilità. Ibrahimovic e Robinho non sono pronti, Pato starà fuori un mese e Inzaghi non ha ancora un'intera partita nelle gambe, quindi salvo recuperi miracolosi il Faraone giocherà titolare accanto a Cassano. Mamma, papà e fratello saranno di nuovo in tribuna a San Siro per applaudirlo e sostenerlo. Così a fine partita potranno festeggiare tutti e quattro la laurea di Manuel. E magari anche un altro gol di Stephan a San Siro.
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