CORSPORT (A. POLVEROSI) - «In questa partita non è sembrato che l’allenatore avesse la squadra in mano». La frase di Morattirimbalza con un suono duro e metallico nello spogliatoio. Gasperini dice che il presidente ha ragione, ma solo in parte, quella parte legata alla gara. Non ce l’ha, o non ce l’avrebbe, se invece si riferisse allo spogliatoio.
Con i giocatori, garantisce il tecnico, il suo rapporto è ottimo. Di sicuro, Gasperini non sta pensando alle dimissioni, almeno così dice un’ora dopo la terribile batosta diNovara.
Si comincia dalle parole di Moratti.
«E’ una considerazione giusta, anche perchè pensavamo di ottenere qualcosa di più in questa partita. Ho provato a far giocare la squadra più alta, ma abbiamo rimediato una brutta figura, questa squadra per caratteristiche non può giocare in questo modo. Avevamo fatto meglio contro la Roma quando siamo stati più coperti sia a centrocampo che in difesa. Dobbiamo restare più uniti nelle difficoltà, non possiamo permetterci più di tanto, anche i giocatori se ne sono resi conto».Ma non tocchiamo (e non lo tocchiMoratti) il rapporto con lo spogliatoio.«L’intesa col gruppo è ottimo anche da un punto di vista personale,i ragazzi sono i primi ad essere dispiaciuti e questo è un aspetto importantissimo. Io sono dispiaciuto dei risultati per tutto l’ambiente, ma lo spogliatoio è sano. I giocatori hanno messo impegno, ci sono altri tipi di difficoltà. Non buttiamo dubbi sul comportamento che proprio non esiste. Quanto al rapporto col presidente è sempre stato diretto, di grande stima. Sono convinto di quello che ho detto prima, su questo mi preparo a lavorare e questo lo dirò anchealpresidente».
NON SI DIMETTE- Nessuna idea di lasciare. «Io vivo del mio lavoro, che mi ha dato molte soddisfazioni anche se questo è un momento difficile e da parte mia ci deve essere l’intenzione di continuare a lavorare per trovare una soluzione. Non telefonerò al presidente, ma questa partita è uno schiaffo molto forte e merita di essere analizzata. Quattro sconfitte in 5 gare evidenziano dei problemi: il nostro atteggiamento deve essere quello di una squadra più coperta, appena abbiamouna difficoltà la situazione peggiora. Come si esce da questa situazione? Se il problema è l’allenatore allora è facilmente risolvibile; se invece, come credo, è un altro, allora possiamo risolverlo solo attraverso il lavoro. In questo momento non possiamo fare quello che vogliamo, ma dobbiamo adeguarci alle possibilità che abbiamo ».
Gli chiedono: cosa ha bisogno l’Inter per uscire dalla crisi? Nuovi stimoli, nuovi giocatori, o un nuovo allenatore? Risponde Gasperini:«Nuovo allenatore mi auguro di no. Io devo avere la percezione e la consapevolezza di non pensare al passato, calarsi nellasituazione di questo momento che dice che tutte le volte che abbiamo provato a giocare offensivo, siamo andati nei guai. Dobbiamo giocare molto coperti, con umiltà tattica. Non è una questione a 3 o 4, ma dobbiamo avere più corposità a centrocampo».
Come si sente dopo 4 sconfitte in 5 partite?«E’ una bufera giustificata. L’Inter deve dimenticare il passato e deve darsi un’impronta per quello che può fare adesso. Speravo che aNovara fosse diverso, invece no. Se sono deluso più dal risultato o dalla prestazione? Da tutt’e due.La ricetta:«Esporsi poco e centrocampo e difesa molto coperta».A Morattiandrà bene?
Con i giocatori, garantisce il tecnico, il suo rapporto è ottimo. Di sicuro, Gasperini non sta pensando alle dimissioni, almeno così dice un’ora dopo la terribile batosta diNovara.
Si comincia dalle parole di Moratti.
«E’ una considerazione giusta, anche perchè pensavamo di ottenere qualcosa di più in questa partita. Ho provato a far giocare la squadra più alta, ma abbiamo rimediato una brutta figura, questa squadra per caratteristiche non può giocare in questo modo. Avevamo fatto meglio contro la Roma quando siamo stati più coperti sia a centrocampo che in difesa. Dobbiamo restare più uniti nelle difficoltà, non possiamo permetterci più di tanto, anche i giocatori se ne sono resi conto».Ma non tocchiamo (e non lo tocchiMoratti) il rapporto con lo spogliatoio.«L’intesa col gruppo è ottimo anche da un punto di vista personale,i ragazzi sono i primi ad essere dispiaciuti e questo è un aspetto importantissimo. Io sono dispiaciuto dei risultati per tutto l’ambiente, ma lo spogliatoio è sano. I giocatori hanno messo impegno, ci sono altri tipi di difficoltà. Non buttiamo dubbi sul comportamento che proprio non esiste. Quanto al rapporto col presidente è sempre stato diretto, di grande stima. Sono convinto di quello che ho detto prima, su questo mi preparo a lavorare e questo lo dirò anchealpresidente».
NON SI DIMETTE- Nessuna idea di lasciare. «Io vivo del mio lavoro, che mi ha dato molte soddisfazioni anche se questo è un momento difficile e da parte mia ci deve essere l’intenzione di continuare a lavorare per trovare una soluzione. Non telefonerò al presidente, ma questa partita è uno schiaffo molto forte e merita di essere analizzata. Quattro sconfitte in 5 gare evidenziano dei problemi: il nostro atteggiamento deve essere quello di una squadra più coperta, appena abbiamouna difficoltà la situazione peggiora. Come si esce da questa situazione? Se il problema è l’allenatore allora è facilmente risolvibile; se invece, come credo, è un altro, allora possiamo risolverlo solo attraverso il lavoro. In questo momento non possiamo fare quello che vogliamo, ma dobbiamo adeguarci alle possibilità che abbiamo ».
Gli chiedono: cosa ha bisogno l’Inter per uscire dalla crisi? Nuovi stimoli, nuovi giocatori, o un nuovo allenatore? Risponde Gasperini:«Nuovo allenatore mi auguro di no. Io devo avere la percezione e la consapevolezza di non pensare al passato, calarsi nellasituazione di questo momento che dice che tutte le volte che abbiamo provato a giocare offensivo, siamo andati nei guai. Dobbiamo giocare molto coperti, con umiltà tattica. Non è una questione a 3 o 4, ma dobbiamo avere più corposità a centrocampo».
Come si sente dopo 4 sconfitte in 5 partite?«E’ una bufera giustificata. L’Inter deve dimenticare il passato e deve darsi un’impronta per quello che può fare adesso. Speravo che aNovara fosse diverso, invece no. Se sono deluso più dal risultato o dalla prestazione? Da tutt’e due.La ricetta:«Esporsi poco e centrocampo e difesa molto coperta».A Morattiandrà bene?
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