Il monte-ingaggi totale quest'anno toccherà i 1.100 milioni di euro (900 nella passata stagione), una follia se inseriamo queste spese nel contesto economico mondiale. E' Ibrahimovic il calciatore più pagato (9 milioni) seguito da Buffon, il primo degli italiani, e Sneijder (6). Più dietro il capitano della Roma Francesco Totti (5,2) e De Rossi (4, 61).
Escludendo Milan e Inter è il Napoli la squadra che negli ultimi anni ha aumentato di più le spese per gli ingaggi passando in un anno da 28 a 40 milioni di euro.
Diritti TV. Quello degli ingaggi resta un problema complicato da risolvere anche in vista del prossimo rinnovo dei diritti TV per il triennio 2012-2015. E' quasi certo infatti che Mediaset e Sky molto difficilmente confermeranno l'offerta di 1 miliardo di euro all'anno.
Profondo rosso Inter. La società nerazzurra rimane una delle squadre più indebitate della penisola. Moratti, grazie alla cessione di Samuel Eto'o, quest'anno è riuscita a contenere le perdite: il bilancio adesso recita -60 anche se l'obiettivo è arrivare a -30.
Serie A da buttare. Nonostante le pazze spese italiane il campionato nostrano continua a faticare in Europa. Infatti i nostri club non riescono a spendere quanto i rivali europei, sempre pronti ad aumentare i propri debiti, nonostante gli appelli e le minacce di Fair Play Finanziario.
Fair Play finanziario, questo sconosciuto. Platini parla molto ma, fino ad ora, i fatti sono pochi se non pochissimi. Il tanto sbandierato Fair Play finanziario infatti resta un miraggio, una stella lontana usata dai club solo per giustificare qualche cessione. I club inglesi, spagnoli e tedeschi infatti continuano a spendere alla faccia delle banche, della gente e dello stesso Platini.
Le organizzazioni calcistiche, non solo quelle italiane, devono ripensare a un nuovo modello di sviluppo se vogliono salvare questo sport. Il faredebito non può e non deve essere l'unica via da seguire.
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