GASPORT (M. DALLA VITE) - Muntari sta andando al Galatasaray «Forse, sta decidendo della sua vita», il resto è tutto dicibile. Ecco il d.t. Marco Branca dopo un mercato «nel quale abbiamo scelto le persone e i giocatori migliori all'interno del nostro piano finendo per essere fiduciosi e tranquilli perché coperti e competitivi. Ho sentito dire che qualcuno definisce l'Inter un'incognita: si diceva anche quando abbiamo vinto tutto...».
Capitolo-Sneijder, che ha parlato anche di Manchester United: lui è contento di restare?
«Conosco benissimo Wes, lo presi io l'ultimo giorno di mercato dopo 4 mesi di tentativi: lui ha classe, temperamento, è un po' sanguigno. Ed è contento di restare. Richieste per lui? Mai arrivata l'offerta vera, anche se si è parlato molto di United in particolare. L'anno scorso ha avuto qualche problema fisico, oggi si deve rimettere al meglio con noi e dare il massimo».
C'è chi dice che Eto'o sia stato... svenduto.
«Era intrattenibile, ha ricevuto un'offerta storica, voleva restare e noi trattenerlo ma davanti a un'offerta pazzesca come fai? E se si pensa che l'operazione costa complessivamente quasi 100 milioni di euro, beh, certi conti nel calcio d'oggi vanno fatti. Insomma, non è l'Inter che lo ha ceduto, è solo colpa del sistema».
Con Tevez non è mai nato nulla?
«Nulla: costando 45 milioni, era impossibile».
Che mercato è stato?
«Un mercato che ha dato segnali di sconfitta del nostro sistema, che non dipende dalle grandi squadre ma dal nostro sistema stesso che non permette di essere competitivi dal punto di vista degli introiti. Dobbiamo essere attenti alla linea del monte ingaggi e siccome abbiamo il 40% in meno di possibilità di introiti rispetto alle grandi d'Europa credo sia doveroso rispettare i parametri per il fair play finanziario».
Sembra di sentire parlare un Galliani giovane: le piace questo paragone?
Ride «No, perché anche da giovane Galliani non era...». E ride. E si ferma.
Kucka: non era meglio averlo da subito?
«No, perché un anno in più di Serie A ce lo farà avere più forte di quanto è adesso».
Fra Moratti e Gasperini ci sono dei problemi?
«Assolutamente no».
Lucas e Casemiro restano nel mirino?
«Noi seguiamo sempre quel che offre il calcio».
Capitolo-Sneijder, che ha parlato anche di Manchester United: lui è contento di restare?
«Conosco benissimo Wes, lo presi io l'ultimo giorno di mercato dopo 4 mesi di tentativi: lui ha classe, temperamento, è un po' sanguigno. Ed è contento di restare. Richieste per lui? Mai arrivata l'offerta vera, anche se si è parlato molto di United in particolare. L'anno scorso ha avuto qualche problema fisico, oggi si deve rimettere al meglio con noi e dare il massimo».
C'è chi dice che Eto'o sia stato... svenduto.
«Era intrattenibile, ha ricevuto un'offerta storica, voleva restare e noi trattenerlo ma davanti a un'offerta pazzesca come fai? E se si pensa che l'operazione costa complessivamente quasi 100 milioni di euro, beh, certi conti nel calcio d'oggi vanno fatti. Insomma, non è l'Inter che lo ha ceduto, è solo colpa del sistema».
Con Tevez non è mai nato nulla?
«Nulla: costando 45 milioni, era impossibile».
Che mercato è stato?
«Un mercato che ha dato segnali di sconfitta del nostro sistema, che non dipende dalle grandi squadre ma dal nostro sistema stesso che non permette di essere competitivi dal punto di vista degli introiti. Dobbiamo essere attenti alla linea del monte ingaggi e siccome abbiamo il 40% in meno di possibilità di introiti rispetto alle grandi d'Europa credo sia doveroso rispettare i parametri per il fair play finanziario».
Sembra di sentire parlare un Galliani giovane: le piace questo paragone?
Ride «No, perché anche da giovane Galliani non era...». E ride. E si ferma.
Kucka: non era meglio averlo da subito?
«No, perché un anno in più di Serie A ce lo farà avere più forte di quanto è adesso».
Fra Moratti e Gasperini ci sono dei problemi?
«Assolutamente no».
Lucas e Casemiro restano nel mirino?
«Noi seguiamo sempre quel che offre il calcio».
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