CORSPORT (P. GUADAGNO / F.M. SPLENDORE) - Inter, sprint Palacio. E' lui il rinforzo designato per Gasperini, con una trattativa che ha subìto una clamorosa accelerata nella serata di ieri. Occorre però che, insieme all'argentino in nerazzurro, si sistemino anche un'altra serie di pedine: per sintetizzare che il Genoa ottenga il centravanti che ormaiinsegue da diverse settimane.
A quel punto, infatti, Preziosi libererà il suo argentino per Moratti. Pare che il contatto decisivo sia avvenuto proprio tra i due presidenti, con quello interista che avrebbe messo sul tavolo circa 8 milioni di euro ( compresa probabilmente anche l'altra metà del cartellino di Viviano), incassando un assenso di massima da parte del collega rossoblù.
GIOCO D'INCASTRI - La svolta, come accennato, è arrivata in serata, ovvero nel momento in cui si è intuito che il Genoa aveva bloccato anche Maxi Lopez. A quale scopo? In un primo momento per trasformarlo in una sorta di polizza di assicurazione per l'eventuale mancato arrivo di Gilardino. Per ora, infatti, la Fiorentina ha respinto con forza la nuova offerta di Preziosi, vale a dire 7 milioni di euro in contanti, più i bonus e più la seconda metà di Kharja. Su queste basi, l’operazione è impossibile (anche perché i viola dovrebbero trovare una punta... più forte di Gilardino). E stando così le cose, Preziosi non resterebbe comunque scoperto: può virare su Maxi Lopez, facendo valere l'intesa trovata ieri con il Catania sulla base di circa 7 milioni di euro, oppure riprenderà il discorso avviato con il Brescia per uno scambio Ribas- Caracciolo. Ad ogni modo, oggi in mattinata, il presidente del club ligure verificherà anche la disponibilità, oltre che di Rolando Bianchi, di Amauri, che ieri è stato raggiunto a Torino dal suo agente Pocetta. Sul tavolo c'è pure un'offerta del Marsiglia, ma l'italo-brasiliano è perplesso, pur sapendo che le uniche altre possibili destinazioni in Italia sono il Parma e il Palermo. Infine, l’ultima tentazione: il ritorno in prestito dal Milan di El Shaarawy.
SUMMIT - Insomma, le impalcature per una mega-operazione sono state sistemate, ma occorre che il 'Palacio' venga eretto entro le 19 di oggi. Anche le prossime saranno ore febbrili, dopo che l'avvocato Bozzo, agente sia di Gilardino sia di Zarate - la Lazio lo spinge al Genoa, ma lui non vuole - ha trascorso la giornata asserragliato nella sua stanza al sesto piano dell'Hotel Executive in attesa di indicazioni. In casa Inter, invece, dopo il Cda del pomeriggio, ieri sera si è tenuto un lungo vertice di mercato tra Moratti, Branca, Ausilio e Ghelfi. Evidentemente sono state studiate le ultime mosse (tra cui il rilancio per Palacio) per la giornata di oggi, in modo da non farsi trovare impreparati proprio al momento decisivo.
Il presidente nerazzurro è uscito da Palazzo Saras poco dopo le 21 e con volto decisamente rabbuiato, ha sibilato solo poche parole: «Per ora non c'è proprio nessuna novità.Palacio vicino? E' possibile che il nostro mercato sia chiuso qui » . E lo stesso concetto ha ribadito Branca un'ora e mezzo dopo. Per la verità è quello che Moratti va ripetendo da un paio di giorni, ma nel frattempo i suoi uomini di mercato non sono certo rimasti con le mani in mano. Possono essere parole di circostanza, oppure la conferma, come sostiene qualcuno, che il presidente interista non sia del tutto convinto del-l'affare Palacio, perché ritiene che l'Inter debba giocare con il trequartista ( Sneijder) dietro a due punte e non con un tridente offensivo.
NUOVO BAGGIO -Evidentemente, Moratti era più convinto dell'opportunità di portare in nerazzurro il talentino del Brescia Lorenzo Tassi, classe '95, che Corioni, il presidente delle Rondinelle, aveva definito come il 'nuovo Baggio'. Arriva in una sorta di comproprietà, sulla base di pocomeno di 2 milioni di euro.
A quel punto, infatti, Preziosi libererà il suo argentino per Moratti. Pare che il contatto decisivo sia avvenuto proprio tra i due presidenti, con quello interista che avrebbe messo sul tavolo circa 8 milioni di euro ( compresa probabilmente anche l'altra metà del cartellino di Viviano), incassando un assenso di massima da parte del collega rossoblù.
GIOCO D'INCASTRI - La svolta, come accennato, è arrivata in serata, ovvero nel momento in cui si è intuito che il Genoa aveva bloccato anche Maxi Lopez. A quale scopo? In un primo momento per trasformarlo in una sorta di polizza di assicurazione per l'eventuale mancato arrivo di Gilardino. Per ora, infatti, la Fiorentina ha respinto con forza la nuova offerta di Preziosi, vale a dire 7 milioni di euro in contanti, più i bonus e più la seconda metà di Kharja. Su queste basi, l’operazione è impossibile (anche perché i viola dovrebbero trovare una punta... più forte di Gilardino). E stando così le cose, Preziosi non resterebbe comunque scoperto: può virare su Maxi Lopez, facendo valere l'intesa trovata ieri con il Catania sulla base di circa 7 milioni di euro, oppure riprenderà il discorso avviato con il Brescia per uno scambio Ribas- Caracciolo. Ad ogni modo, oggi in mattinata, il presidente del club ligure verificherà anche la disponibilità, oltre che di Rolando Bianchi, di Amauri, che ieri è stato raggiunto a Torino dal suo agente Pocetta. Sul tavolo c'è pure un'offerta del Marsiglia, ma l'italo-brasiliano è perplesso, pur sapendo che le uniche altre possibili destinazioni in Italia sono il Parma e il Palermo. Infine, l’ultima tentazione: il ritorno in prestito dal Milan di El Shaarawy.
SUMMIT - Insomma, le impalcature per una mega-operazione sono state sistemate, ma occorre che il 'Palacio' venga eretto entro le 19 di oggi. Anche le prossime saranno ore febbrili, dopo che l'avvocato Bozzo, agente sia di Gilardino sia di Zarate - la Lazio lo spinge al Genoa, ma lui non vuole - ha trascorso la giornata asserragliato nella sua stanza al sesto piano dell'Hotel Executive in attesa di indicazioni. In casa Inter, invece, dopo il Cda del pomeriggio, ieri sera si è tenuto un lungo vertice di mercato tra Moratti, Branca, Ausilio e Ghelfi. Evidentemente sono state studiate le ultime mosse (tra cui il rilancio per Palacio) per la giornata di oggi, in modo da non farsi trovare impreparati proprio al momento decisivo.
Il presidente nerazzurro è uscito da Palazzo Saras poco dopo le 21 e con volto decisamente rabbuiato, ha sibilato solo poche parole: «Per ora non c'è proprio nessuna novità.Palacio vicino? E' possibile che il nostro mercato sia chiuso qui » . E lo stesso concetto ha ribadito Branca un'ora e mezzo dopo. Per la verità è quello che Moratti va ripetendo da un paio di giorni, ma nel frattempo i suoi uomini di mercato non sono certo rimasti con le mani in mano. Possono essere parole di circostanza, oppure la conferma, come sostiene qualcuno, che il presidente interista non sia del tutto convinto del-l'affare Palacio, perché ritiene che l'Inter debba giocare con il trequartista ( Sneijder) dietro a due punte e non con un tridente offensivo.
NUOVO BAGGIO -Evidentemente, Moratti era più convinto dell'opportunità di portare in nerazzurro il talentino del Brescia Lorenzo Tassi, classe '95, che Corioni, il presidente delle Rondinelle, aveva definito come il 'nuovo Baggio'. Arriva in una sorta di comproprietà, sulla base di pocomeno di 2 milioni di euro.
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