
Il giocatore voleva consultare altri professionisti in Francia e sentire altre voci prima di decidere dove e quando operarsi. Ci sono ancora alcune cose da definire, ma Flamini dovrebbe andare sotto i ferri a Lione nei prossimi giorni.
Liste chiuse - Nonostante l'infortunio di Flamini, il Milan non dovrebbe tornare sul mercato per prendere un altro centrocampista. Massimiliano Allegri è convinto di poter fare con gli uomini che ha: è appena arrivato Aquilani, Emanuelson fra alti e bassi sembra in progresso, Ambrosini e Gattuso sono ancora affidabilissimi e l'infortunio di Van Bommel è poca cosa: il capitano oranje è stato convocato per i prossimi impegni (Olanda-San Marino e Finlandia-Olanda) ma probabilmente andrà ad Amsterdam soltanto per la visita fiscale. Il problema muscolare che lo ha bloccato dopo l'amichevole di Malmoe però è risolto, e quindi Van Bommel potrebbe anche decidere di restare con la sua nazionale. A parte i centrocampisti più o meno puri, Allegri può contare sul versatile Seedorf, apparso in ottima condizione in queste amichevoli estive, e su Boateng, che qualche volta potrà giocare anche sulla linea dei centrocampisti lasciando il posto di trequartista a Robinho.
Precedenti - Insomma, non c'è bisogno di un altro uomo, nonostante il lungo stop del francese che non ha fortuna in questa sua vita milanista: qualche tempo fa è stato fermo un mese per un malanno al bacino, non esattamente un caso classico fra i calciatori, e fra infortuni muscolari e altro non aveva mai trovato una grande continuità. Fra l'altro Flamini si è già infortunato al legamento collaterale del ginocchio destro, lo stesso di questo infortunio. L'intervento chirurgico potrebbe risolvere tanti problemi, ma la convalescenza sarà lunga comunque.
Novità - Dal centrocampo arrivano anche buone notizie per Allegri: si sta facendo largo il Boateng alternativo, Kingsley, che sembra aver preso il posto (e le chance) che Merkel e Strasser avevano avuto un anno fa. Kingsley è velocissimo, ha un buon tiro e una personalità invidiabile per un minorenne: il piccolo Boa ha soltanto diciassette anni e nessuna paura di giocare con e contro i migliori. A Malmoe ha segnato un gol, nel trofeo Berlusconi lo ha sfiorato: particolari che non definiscono un giocatore, ma lasciano ben sperare i dirigenti del Milan, che gli hanno fatto firmare un nuovo contratto. E si sa che ad Allegri piace dare chance ai giovani.
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