giovedì 25 agosto 2011

Eto'o in Daghestan «Moratti è un Dio nessuno come Mou»

GASPORT (G. IMPARATO) - «Ma che vai a fare in Russia? Lì in inverno fa un freddo da morire». «Perché, a Milano si scoppia dal caldo?». Gioioso, allegro, cordiale e con voglia di fare battute a raffica.
Samuel Eto'o era arrivato a Villa Stuart di buon'ora ieri mattina, e tutto faceva presagire che - alla fine - avrebbe parlato del suo futuro in Russia, visto come sorridente rispondeva a chi lo stuzzicava.
Chek up Le visite mediche sono durate, al netto, circa cinque ore: «Per i giocatori è una fatica, viste le prove sotto sforzo che devono sostenere... comunque si vede che è allenato» ha ricordato il dottor Manzuoli, ex medico della Fiorentina, gli ultimi due anni vissuti nel campionato russo. L'Anzhi l'ha scelto come fiduciario spedendolo nella clinica ortopedica romana (centro d'eccellenza riconosciuto dalla Fifa) per seguire il chek-up della punta Camerunese. La certezza del medico farà felice i tifosi russi, visto che moltiplica le possibilità di vederlo sabato in campionato, sul campo del Rostov. Debutto dato per certo.
Diktat Prima del diktat russo che cancellava la chiacchierata promessa con i giornalisti, Eto'o s'è goduto un veloce palleggio dell'addetto stampa della clinica («Hai qualità, ti porto a Mosca con me» gli ha detto), ha assicurato che resterà italiano («Lo sono come mio fratello Materazzi») e ha regalato autografi anche sulla maglia madida di sudore dopo la prova di sforzo (scatti intervallati da corsa lenta). Letteralmente assediato da telecamere e taccuini, alla fine ha offerto un cortese «Grazie a tutti per essere qui», quel poco cioè concesso dall'Anzhi che aveva spedito in avanscoperta anche Elisabetta Bartoche, coordinatrice di date, spostamenti, modalità delle visite mediche fungendo da tramite tra il club e la clinica. In serate due battute a Sky: «Ringrazio il presidente Moratti per avermi permesso di giocare nella squadra più forte d'Italia: se c'è un Dio in terra, Moratti è Dio. Mourinho? È stato uno dei miei più grandi allenatori: lo ringrazio per avermi dato l'occasione di confrontarmi su tutto, anche su questioni tecniche».
I saluti di Moratti In serata, dopo che il contratto veniva perfezionato negli uffici del vice presidente Ghelfi, con un comunicato l'Inter salutava la punta. «Il presidente Massimo Moratti e tutta l'Inter salutano, con affetto, Eto'o, con il quale hanno condiviso, con passione e professionalità, due bellissime stagioni, 102 partite, 53 gol e 6 indimenticabili trofei. A Samuel il sincero in bocca al lupo per tanti altri successi con la sua nuova squadra». 

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