GASPORT (S. BOLDRINI) - Vietato parlare pubblicamente di Tevez: così, ieri, il prologo della conferenza stampa di Mancini, alla vigilia della gara con l'Aston Villa. Mancini ha risposto solo a una domanda: «Un futuro di Tevez nel club? Non lo so».
In privato, invece, Mancini ha avuto un colloquio con l'argentino. L'ha convocato nella sua abitazione per provare a trovare una via d'uscita. «Se chiedi scusa, la faccenda si chiude qui. Pagherai solo la multa». Tevez ha contrattaccato: «Mister, non mi scuso di nulla. Semmai è lei che deve farlo con il sottoscritto».
Il dialogo è finito lì. Mancini ha pensato di essere sul set di un film di fantascienza. Morale: Tevez continua ad allenarsi in solitudine. Un altro mese di sospensione porterà la sua multa a livelli record: un milione e mezzo di sterline. Ma l'argentino non si arrende: è pronto a trascinare il City in tribunale per far valere le sue ragioni e ribadire la tesi dell'equivoco: «Mai rifiutato di entrare in campo». Dietro, come sempre, la regia del suo agente Joorabchian.
Balotelli gioca L'esclusione di Tevez e la necessità di non rischiare Aguero dopo l'infortunio all'inguine costringono Mancini a scelte forzate: Balotelli in campo e Dzeko in panchina. «Qualche giocatore è stanco dopo le nazionali. Mi affiderò al turnover in vista delle prossime 3 gare. Mario sta bene». Oggi l'Aston Villa («Squadra da rispettare, Bent, N'Zogbia e Agbonlahor sono pericolosi»), martedì il Villarreal in Champions in un faccia a faccia già decisivo, domenica 23 il derby con lo United: un trittico niente male. Mancini si tiene stretto Silva dopo la doppietta alla Scozia («Uno dei migliori al mondo»), potrebbe portare in panchina Hargreaves e attende buone notizie da Liverpool: un passo falso dello United sarebbe un bel regalo alla vigilia del derby.
In privato, invece, Mancini ha avuto un colloquio con l'argentino. L'ha convocato nella sua abitazione per provare a trovare una via d'uscita. «Se chiedi scusa, la faccenda si chiude qui. Pagherai solo la multa». Tevez ha contrattaccato: «Mister, non mi scuso di nulla. Semmai è lei che deve farlo con il sottoscritto».
Il dialogo è finito lì. Mancini ha pensato di essere sul set di un film di fantascienza. Morale: Tevez continua ad allenarsi in solitudine. Un altro mese di sospensione porterà la sua multa a livelli record: un milione e mezzo di sterline. Ma l'argentino non si arrende: è pronto a trascinare il City in tribunale per far valere le sue ragioni e ribadire la tesi dell'equivoco: «Mai rifiutato di entrare in campo». Dietro, come sempre, la regia del suo agente Joorabchian.
Balotelli gioca L'esclusione di Tevez e la necessità di non rischiare Aguero dopo l'infortunio all'inguine costringono Mancini a scelte forzate: Balotelli in campo e Dzeko in panchina. «Qualche giocatore è stanco dopo le nazionali. Mi affiderò al turnover in vista delle prossime 3 gare. Mario sta bene». Oggi l'Aston Villa («Squadra da rispettare, Bent, N'Zogbia e Agbonlahor sono pericolosi»), martedì il Villarreal in Champions in un faccia a faccia già decisivo, domenica 23 il derby con lo United: un trittico niente male. Mancini si tiene stretto Silva dopo la doppietta alla Scozia («Uno dei migliori al mondo»), potrebbe portare in panchina Hargreaves e attende buone notizie da Liverpool: un passo falso dello United sarebbe un bel regalo alla vigilia del derby.
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