GASPORT (P. TORRETTA) - Se Ibrahimovic, come ha detto in questi giorni, è stanco, allora ha approfittato della partita vinta dalla Svezia in Finlandia per riposarsi.
Zlatan ha giochicchiato, ha fatto un po' di scatti, è arretrato qualche volta in difesa, ma il suo impegno non è stato certo ai massimi livelli.
Gelo Indubbiamente Zlatan è stato condizionato dal tempo infame che ha imperversato per tutta la partita: vento tipo bora, pioggia torrenziale, temperatura di 8 gradi sopra lo zero. Ibra, sicuramente, non è più abituato a un certo tipo di clima. Ecco perché certe malelingue in Scandinavia addirittura si spingono a sostenere che l'attaccante del Milan non veda l'ora di cambiare ancora, magari con destinazione Real Madrid. E sempre i soliti malpensanti sospettano che la stanchezza o una certa nausea di Ibra verso il mondo del pallone facciano parte di una tattica ben precisa.
Giallo e alterchi Ma anche se Ibra non si è particolarmente impegnato contro i finlandesi, nonostante la stampa locale lo abbia messo un po' seppur affettuosamente alla berlina paragonandolo a Pippi Calzelunghe, si è fatto notare per alcuni episodi. Il primo: un calcione da dietro a un finlandese che gli è costato l'ammonizione salterà l'Olanda martedì; il secondo: una discussione polemica con il compagno Elmander; il terzo: cross dalla destra, Ibra è appostato a due passi dalla linea di porta e riesce a colpire il pallone con uno dei suoi guizzi. Il portiere respinge miracolosamente ma, sulla respinta, si avventa Olsson che segna il secondo gol della Svezia. Il primo era stato segnato all'8' del primo tempo da Larsson che aveva sfruttato un bel lancio in verticale di Källström.
Missione compiuta La partita, a parte la «stanchezza» di Ibrahimovic, è stata divertente, con continui cambiamenti di fronte nonostante le pessime condizioni climatiche. Alla Svezia bastava un pareggio per conquistare l'accesso agli spareggi. Ha raggiunto tutti gli obiettivi: andrà agli spareggi e il suo capitano, Zlatan, si è quasi riposato. Cosa volere di più?
Zlatan ha giochicchiato, ha fatto un po' di scatti, è arretrato qualche volta in difesa, ma il suo impegno non è stato certo ai massimi livelli.
Gelo Indubbiamente Zlatan è stato condizionato dal tempo infame che ha imperversato per tutta la partita: vento tipo bora, pioggia torrenziale, temperatura di 8 gradi sopra lo zero. Ibra, sicuramente, non è più abituato a un certo tipo di clima. Ecco perché certe malelingue in Scandinavia addirittura si spingono a sostenere che l'attaccante del Milan non veda l'ora di cambiare ancora, magari con destinazione Real Madrid. E sempre i soliti malpensanti sospettano che la stanchezza o una certa nausea di Ibra verso il mondo del pallone facciano parte di una tattica ben precisa.
Giallo e alterchi Ma anche se Ibra non si è particolarmente impegnato contro i finlandesi, nonostante la stampa locale lo abbia messo un po' seppur affettuosamente alla berlina paragonandolo a Pippi Calzelunghe, si è fatto notare per alcuni episodi. Il primo: un calcione da dietro a un finlandese che gli è costato l'ammonizione salterà l'Olanda martedì; il secondo: una discussione polemica con il compagno Elmander; il terzo: cross dalla destra, Ibra è appostato a due passi dalla linea di porta e riesce a colpire il pallone con uno dei suoi guizzi. Il portiere respinge miracolosamente ma, sulla respinta, si avventa Olsson che segna il secondo gol della Svezia. Il primo era stato segnato all'8' del primo tempo da Larsson che aveva sfruttato un bel lancio in verticale di Källström.
Missione compiuta La partita, a parte la «stanchezza» di Ibrahimovic, è stata divertente, con continui cambiamenti di fronte nonostante le pessime condizioni climatiche. Alla Svezia bastava un pareggio per conquistare l'accesso agli spareggi. Ha raggiunto tutti gli obiettivi: andrà agli spareggi e il suo capitano, Zlatan, si è quasi riposato. Cosa volere di più?
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