Perché no? Moratti su Eto'o: «E' difficile, ma mi piace»

GASPORT (L. TAIDELLI) - Malgrado le inevitabili smentite, la pazza idea di ritrovarsi vive. E non è nata ieri, ma poco meno di due mesi fa. Proprio nel momento dell'addio. Che in fondo tutti sapevano e speravano essere soltanto un arrivederci. L'Inter e l'entourage di Samuel Eto'o da fine agosto si erano detti quanto sarebbe stato bello passare l'inverno insieme.

Prurito - Già mentre firmava il mega contratto che lo lega per tre anni ai russi dell'Anzhi, il Re Leone sapeva che la Russian League va in letargo per più di tre mesi e che la mancata qualificazione del Camerun alla Coppa d'Africa che scatta il prossimo 21 gennaio avrebbe creato un bel buco nel suo calendario. L'Inter si era detta disponibile, ma tutto era finito lì. Lunedì, nel blitz milanese complice la sosta per le nazionali, a Eto'o è tornato quel prurito e ne ha parlato con alcuni amici.
Incubo russo - Da lì una fuga di notizie che potrebbe rivelarsi un boomerang perché non può che infastidire la terza parte in causa. Cioé l'Anzhi, che qualcosina conta, se non altro per avere stanziato (tra cartellino e ingaggio) oltre 90 milioni nell'operazione. Tanto che ieri German Chistyakov, dirigente del club del Daghestan, ci è andato giù duro: «Anche in un incubo sarebbe impossibile immaginare uno scenario simile. In inverno Eto'o lavorerà con il resto della squadra in vista della ripresa». La pazza idea comunque vive, ma dopo che si è presa le prime pagine dei giornali è meglio lasciarla decantare (insieme al fastidio dei russi) per lavorare sotto traccia.
Il Moratti pensiero - Con l'Inter che accetterebbe soltanto a due condizioni: che i costi dell'operazione siano contenuti e che sia Eto'o a convincere l'Anzhi. In questa ottica vanno lette le dichiarazioni di Massimo Moratti, intervenuto ieri sera insieme a quasi tutta la squadra ad un evento benefico legato a Inter Campus. «Sono appena rientrato dagli Stati Uniti - ha detto il presidente - e ho visto solo una reazione aggressiva dei russi. Ma è bene che sappiano che io non ho avuto dialoghi con Eto'o. Se è una idea che fa piacere? E' un'idea strana, io tendo sempre a rispettare gli accordi con le altre società. Al giocatore manca l'ambiente nerazzurro? Questo non può che farmi piacere». Sempre per non irritare la controparte, Moratti smentisce che l'idea fosse nata a fine agosto: «Quando ci siamo lasciati non ci siamo detti nulla in questo senso. Nel nostro spogliatoio lui è sempre ben visto, ma al momento è inutile parlarne perché è una cosa che al 90% non si farà».
Sneijder apre - I giocatori sono giustamente concentrati soltanto sul match di Catania, ma Wesley Sneijder si lascia sfuggire un «se Samu torna, è ovvio che sarei felice». L'olandese è grande amico di Eto'o, che non a caso lo ha chiamato appena tornato a Milano, nei giorni scorsi.
L'agente abbozza - Così infine Claudio Vigorelli, agente di Eto'o: «Non so come sia uscita questa ipotesi. E' un'idea suggestiva, a Samuel la cosa farebbe molto piacere, ma non c'è niente di concreto e non ci siamo incontrati con l'Inter. Anche se immagino che la cosa farebbe piacere pure a loro. L'Anzhi però ha i suoi programmi, le sue amichevoli, le sue strategie sul mercato e non conosciamo ancora la loro posizione. Potrebbero porsi molti interrogativi, come per eventuali infortuni, quindi è prematuro parlarne. Di certo Samu avrebbe il piacere anche di allenarsi in Italia». Vuoi vedere che quel 10% è destinato a crescere...