
In corsa fino in fondo Il difensore bianconero arriva a Firenze in treno, con lui - sparpagliati nelle primissime carrozze dell'Alta Velocità partito da Torino alle 8.25 - anche Andrea Pirlo e Leonardo Bonucci. Invece Buffon, Chiellini e Marchisioraggiungono Coverciano con mezzi propri.
La banda juventina è stanca solo poche ore di sonno dopo la sbornia del 2-0 al Milan, ma il morale è alle stelle. Sia chiaro, nessuno vuole ancora parlare di scudetto, «troppo presto - continua Barzagli -, siamo in una fase di costruzione». Però è altrettanto indubbio che «la strada imboccata è giusta. Milan e Inter restano fortissime, il Napoli vola e l'Udinese non sorprende, perché Guidolin è un grande tecnico, lo conosco bene io. La Juventus, però, ci sarà fino in fondo, ne sono certo».
Conte come Lippi Barzagli ha vinto un Mondiale con Marcello Lippi, ora ritrova l'azzurro anche grazie ad Antonio Conte, «e a livello di carisma i due sono molto simili. Diversi tatticamente, ma con la stessa carica. Conte ci ha da subito voluto scolpire nella mente cosa significhi essere alla Juve, è già oggi la squadra pensa con la mentalità del mister, ha di fatto il suo spirito». Pure Marchisio, «giustiziere» del Milan, è entusiasta di Conte, «uno che si vede quanta Juve abbia dentro. Ha dato tanto a questo club e tanto vuole dare a noi. In allenamento è un martello, pretende gente che non molli mai, trascina anche i più giovani e quelli che giocano meno». E Chiellini chiarisce: «La mano di Conte è evidente, ed è quella di un tecnico maturo. Sbaglia chi in lui vede ancora soprattutto il giocatore».
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