CORSPORT (F. PATANIA) - I seggiolini gialli e verdi come i colori dello Sporting Lisbona, allenato da Domingos Paciencia, finalista di Europa League a maggio con la sorpresa Braga, degno emulo di Mourinho e Villas Boas. Le tribune a precipizio sul campo, circondato solo da un fossato.
Quasi cinquantamila tifosi annunciati allo stadio Josè Alvalade, che sembra già fremere con un giorno d’anticipo. Una squadra piena di palleggio e qualità a centrocampo, il centravanti olandese Van Wolfswinkel (9 gol in 13 partite Uefa) assistito da Diego Capel (ex Siviglia) a sinistra e dall’astro nascente peruviano Carrillo, inseguito da Lotito e Tare ad inizio estate, a destra. Serviranno nervi saldi in difesa, lucidità di pensiero nell’interpretare la partita, velocità nel ribaltare l’azione, perché i portoghesi dietro concedono molto, nonostante la coppia formata dal brasiliano Anderson Polga e dall’ex milanista Onyewu non sia male. E’ una notte per misurare lo spessore di questa Lazio e per capire se può tornare grande com’era ai tempi di Cragnotti, quando vinse una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea dopo aver avviato il ciclo d’oro con la finale Uefa persa a Parigi. Sotto la gestione Lotito, le avventure europee si sono rivelate sempre un disastro, chiudendosi con largo anticipo.
BUCAREST - Reja, questa volta, intende andare avanti. Il pareggio dell’Olimpico con il Vaslui gli ha tolto due punti pesanti nel girone e stasera, anche ricorrendo al turnover, cercherà di non perdere altro terreno. Vorrebbe regalarsi una serata di grande calcio per onorare la tradizione e cominciare a restituire alla Lazio il prestigio che merita. « La squadra sta crescendo. Ha acquistato tono, convinzione. E noi vogliamo ben figurare. Siamo qui per fare risultato. Non sarà facilissimo, perché lo Sporting è un avversario di rango e ha vinto 2-0 a Zurigo alla prima giornata. Ma ci proveremo » ha spiegato il tecnico friulano prima di decollare quando gli è stato chiesto da un cronista brasiliano di stanza aLisbona se la priorità della Lazio resta il campionato. Reja ha alzato il tiro: «Qualche difficoltà all’inizio della stagione è naturale ed è capitata anche ad altri club, ma la società ha allestito un gruppo ambizioso, sono stati acquistati giocatori di esperienza e qualità con l’obiettivo di essere gratificati subito dai risultati. In serie A l’obiettivo è arrivare tra le prime tre o quattro. E la Lazio mi sembra sia abituata a frequentare da tempo l’Europa League: vogliamo andare avanti in questo torneo, se possibile anche sino alla finale. Non c’è solo il campionato, non esistono priorità. Vogliamo essere competitivi su tutti e due i fronti. E ora abbiamo bisogno di un risultato importante per continuare a crescere» .
CONTROPIEDE - Il friulano ha in mente qualche cambio, ma non toccherà più di tanto la formazione. Lascerà almeno inizialmente in panchina Cisse, rilanciando Rocchi. Sembra aver recuperato Klose, lancerà Cana davanti alla difesa. E si aspetta almeno una giocata determinante da Hernanes.
«Lo vedo in crescita, l’ho tolto con il Palermo per un cambio tattico, ma non stava giocando male. Da lui ci si aspetta il colpo o il tiro decisivo, se arrivasse subito lo aiuterebbe a sbloccarsi dal punto di vista psicologico, superando questo momento, ma le sue qualità restano importanti». Ha studiato e intravisto i punti deboli dello Sporting Lisbona, i cui terzini sono disposti ad avanzare e molto meno a difendere. La Lazio dovrà colpire di rimessa: « Davanti l’olandese vede la porta, sono pericolosi anche Capel e Carrillo. A centrocampo filtrano bene e sono veloci. Dovremo cercare di arginarli e ribaltare subito il gioco, provando a metterli in difficoltà. Giocare d’attesa sarebbe un errore» . Non si consegnerà Reja, tenterà il colpo: riuscire a vincere, sarebbe la svolta, in Europa e non solo.
Quasi cinquantamila tifosi annunciati allo stadio Josè Alvalade, che sembra già fremere con un giorno d’anticipo. Una squadra piena di palleggio e qualità a centrocampo, il centravanti olandese Van Wolfswinkel (9 gol in 13 partite Uefa) assistito da Diego Capel (ex Siviglia) a sinistra e dall’astro nascente peruviano Carrillo, inseguito da Lotito e Tare ad inizio estate, a destra. Serviranno nervi saldi in difesa, lucidità di pensiero nell’interpretare la partita, velocità nel ribaltare l’azione, perché i portoghesi dietro concedono molto, nonostante la coppia formata dal brasiliano Anderson Polga e dall’ex milanista Onyewu non sia male. E’ una notte per misurare lo spessore di questa Lazio e per capire se può tornare grande com’era ai tempi di Cragnotti, quando vinse una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea dopo aver avviato il ciclo d’oro con la finale Uefa persa a Parigi. Sotto la gestione Lotito, le avventure europee si sono rivelate sempre un disastro, chiudendosi con largo anticipo.
BUCAREST - Reja, questa volta, intende andare avanti. Il pareggio dell’Olimpico con il Vaslui gli ha tolto due punti pesanti nel girone e stasera, anche ricorrendo al turnover, cercherà di non perdere altro terreno. Vorrebbe regalarsi una serata di grande calcio per onorare la tradizione e cominciare a restituire alla Lazio il prestigio che merita. « La squadra sta crescendo. Ha acquistato tono, convinzione. E noi vogliamo ben figurare. Siamo qui per fare risultato. Non sarà facilissimo, perché lo Sporting è un avversario di rango e ha vinto 2-0 a Zurigo alla prima giornata. Ma ci proveremo » ha spiegato il tecnico friulano prima di decollare quando gli è stato chiesto da un cronista brasiliano di stanza aLisbona se la priorità della Lazio resta il campionato. Reja ha alzato il tiro: «Qualche difficoltà all’inizio della stagione è naturale ed è capitata anche ad altri club, ma la società ha allestito un gruppo ambizioso, sono stati acquistati giocatori di esperienza e qualità con l’obiettivo di essere gratificati subito dai risultati. In serie A l’obiettivo è arrivare tra le prime tre o quattro. E la Lazio mi sembra sia abituata a frequentare da tempo l’Europa League: vogliamo andare avanti in questo torneo, se possibile anche sino alla finale. Non c’è solo il campionato, non esistono priorità. Vogliamo essere competitivi su tutti e due i fronti. E ora abbiamo bisogno di un risultato importante per continuare a crescere» .
CONTROPIEDE - Il friulano ha in mente qualche cambio, ma non toccherà più di tanto la formazione. Lascerà almeno inizialmente in panchina Cisse, rilanciando Rocchi. Sembra aver recuperato Klose, lancerà Cana davanti alla difesa. E si aspetta almeno una giocata determinante da Hernanes.
«Lo vedo in crescita, l’ho tolto con il Palermo per un cambio tattico, ma non stava giocando male. Da lui ci si aspetta il colpo o il tiro decisivo, se arrivasse subito lo aiuterebbe a sbloccarsi dal punto di vista psicologico, superando questo momento, ma le sue qualità restano importanti». Ha studiato e intravisto i punti deboli dello Sporting Lisbona, i cui terzini sono disposti ad avanzare e molto meno a difendere. La Lazio dovrà colpire di rimessa: « Davanti l’olandese vede la porta, sono pericolosi anche Capel e Carrillo. A centrocampo filtrano bene e sono veloci. Dovremo cercare di arginarli e ribaltare subito il gioco, provando a metterli in difficoltà. Giocare d’attesa sarebbe un errore» . Non si consegnerà Reja, tenterà il colpo: riuscire a vincere, sarebbe la svolta, in Europa e non solo.
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