GASPORT (A. SCHIANCHI) - In campo a Torino ci sono 21 giocatori e un Ufo: Andrea Pirlo. «Oggetto volante non identificato»: solo in questo modo può essere definito il regista della Juventus. Gioca a un livello superiore rispetto a tutti gli altri, parla spesso una lingua diversa rispetto ai compagni che faranno bene ad adeguarsi in fretta..., volteggia e piroetta come un ballerino e, soprattutto, in mezzo ai suoi piedi il pallone non assomiglia a un coniglio impazzito.
Troppe volte siamo costretti a vedere gente che non riesce a fare uno stop o incespica appena tenta un dribbling: quando c'è la possibilità di sottolineare il trionfo della tecnica lo facciamo volentieri. E Pirlo, della tecnica, è il miglior interprete italiano.
Chissà se i dirigenti del Milan sono sempre convinti che lasciarlo andare via sia stata, oltre che un indubbio affare economico, anche un bella pensata tecnica...
Furbizia Contro il Bologna il genietto ha dato dimostrazione di essere anche furbo. Molto furbo. Riguardatevi la punizione da cui nasce il gol della Juve: Pirlo la batte con il pallone in movimento azione dunque irregolare perché vede Vucinic libero in area di rigore. Lui ci prova, l'arbitro Gava ci casca e i bianconeri vanno in vantaggio. Poi, nel secondo tempo, pur senza Vucinic espulso, è sempre lui a menare la danza, a prendere per mano la squadra e a cercare il gol del successo. Applausi quando si libera di un avversario a metà campo; sguardi tra il sorpreso e l'ammirato quando gli basta una finta per mandare in tilt l'intera difesa del Bologna; complimenti quando lancia con precisione svizzera Matri e lo mette davanti alla porta.
Erano tanti anni che i tifosi juventini non vedevano simili meraviglie. Peccato per loro che il resto dell'orchestra debba ancora essere registrato. I numeri di Pirlo: 70 palloni toccati, 87 per cento di passaggi positivi, solo 15 palloni persi e ben 5 lanci illuminanti. Uno così vale oro.
Personalità E pensare che il Bologna aveva provato in tutti i modi ad arginare il regista avversario. Bisoli aveva ordinato a Ramirez di seguirlo ovunque e il giovane uruguaiano aveva risposto: «Signorsì!». Ramirez ci ha messo l'anima, ma di fronte a un Ufo avrebbe faticato chiunque. Il ragazzino, comunque, va apprezzato per lo spirito di sacrificio e per l'ottima personalità dimostrata. Ramirez è il giocatore del Bologna che tocca più volte il pallone 70, sbaglia poco 62 per cento di passaggi precisi, si fa sempre vedere dai compagni che lo cercano per il disimpegno. A volte esagera con i dribbling gliene riescono 3, ne fallisce 5, ma in definitiva è quello che punge di più. Ramirez sforna 3 cross, regala 3 palloni-assist e consegna una sponda a un compagno in arrivo da dietro e pronto alla battuta. Mica male, considerato che stiamo parlando di un ragazzo di soli vent'anni.
Troppe volte siamo costretti a vedere gente che non riesce a fare uno stop o incespica appena tenta un dribbling: quando c'è la possibilità di sottolineare il trionfo della tecnica lo facciamo volentieri. E Pirlo, della tecnica, è il miglior interprete italiano.
Chissà se i dirigenti del Milan sono sempre convinti che lasciarlo andare via sia stata, oltre che un indubbio affare economico, anche un bella pensata tecnica...
Furbizia Contro il Bologna il genietto ha dato dimostrazione di essere anche furbo. Molto furbo. Riguardatevi la punizione da cui nasce il gol della Juve: Pirlo la batte con il pallone in movimento azione dunque irregolare perché vede Vucinic libero in area di rigore. Lui ci prova, l'arbitro Gava ci casca e i bianconeri vanno in vantaggio. Poi, nel secondo tempo, pur senza Vucinic espulso, è sempre lui a menare la danza, a prendere per mano la squadra e a cercare il gol del successo. Applausi quando si libera di un avversario a metà campo; sguardi tra il sorpreso e l'ammirato quando gli basta una finta per mandare in tilt l'intera difesa del Bologna; complimenti quando lancia con precisione svizzera Matri e lo mette davanti alla porta.
Erano tanti anni che i tifosi juventini non vedevano simili meraviglie. Peccato per loro che il resto dell'orchestra debba ancora essere registrato. I numeri di Pirlo: 70 palloni toccati, 87 per cento di passaggi positivi, solo 15 palloni persi e ben 5 lanci illuminanti. Uno così vale oro.
Personalità E pensare che il Bologna aveva provato in tutti i modi ad arginare il regista avversario. Bisoli aveva ordinato a Ramirez di seguirlo ovunque e il giovane uruguaiano aveva risposto: «Signorsì!». Ramirez ci ha messo l'anima, ma di fronte a un Ufo avrebbe faticato chiunque. Il ragazzino, comunque, va apprezzato per lo spirito di sacrificio e per l'ottima personalità dimostrata. Ramirez è il giocatore del Bologna che tocca più volte il pallone 70, sbaglia poco 62 per cento di passaggi precisi, si fa sempre vedere dai compagni che lo cercano per il disimpegno. A volte esagera con i dribbling gliene riescono 3, ne fallisce 5, ma in definitiva è quello che punge di più. Ramirez sforna 3 cross, regala 3 palloni-assist e consegna una sponda a un compagno in arrivo da dietro e pronto alla battuta. Mica male, considerato che stiamo parlando di un ragazzo di soli vent'anni.
0 commenti:
Posta un commento