CORSPORT (F. BANDINELLI) - Le lesioni ossee al ginocchio sinistro sono state escluse subito. Già all'ospedale di Udine, doveAlberto Gilardino è stato portato al termine della partita contro l'Udinese dopo il tremendo impatto con Handanovic che, a metà secondo tempo, ha fatto temere il peggio. Potrebbe esserci stata una iper estensione del legamento, ma questo verrà valutato solo nella giornata di oggi. Lo ha confermato il report medico della società, ma soprattutto lo ha detto lo stesso giocatore uscendo dalla struttura sanitaria.
«Sono state escluse fratture ossee, spero che non sia nulla di grave, comunque domani (oggi, ndr) ne sapremo di più. Se ho avuto paura? Il contatto è stato forte, questo è innegabile. Io, però, vorrei ringraziare i miei tifosi. Sono stati grandiosi come sempre. Mi dispiace per questa sconfitta, ma a loro dico che ci riprenderemo presto».
SOFFERENZA -Gilardino, seduto su una carrozzina e ancora sotto choc per la brutta botta rimediata, vuole pensare positivo.« Se riuscirò a prendere l'aereo lasciando l'arto in scarico così comemi ha detto il dottore, farò subito ritorno a Firenze. Ripeto, domani( oggi, ndr)ne sapremo di più». Già in mattinata il giocatore si sottoporrà ad ulteriori e più approfonditi accertamentidiagnostici, ma il peggio sembra scongiurato. C'è ancora da valutare l'eventuale stato di sofferenza dei legamenti, ma quel leggero sorriso abbozzato dal giocatore prima di raggiungere l'ospedale, seduto sul lettino medico a bordo dell'ambulanzache lo aspettava fuori dal Friuli e soprattutto la serenità lasciata trasparire all'uscita, ha reso il tetro pomeriggio friulano un po' meno nero. Lo ha detto pure Mihajlovic al termine della partita:« Siamo abbastanza ottimisti. Aspettiamo solo il conforto medico ».
IPOTESI -Se dovesse essere confermata la diagnosi, una fortissima contusione causata dall'impatto con Handanovic, il centravanti viola potrebbe restare fuori solo qualche settimana e forse salterà tre partite: sicuramente quella contro il Parma tra due giorni e col Napoli sabato prossimo, probabilmente anche quella con la Lazio, il 2 ottobre. Per un attimo, rivedendo pure le immagini televisive si è comunque temuto il peggio. Il ginocchio, il sinistro, che resta inchiodato al terreno di gioco, il numero uno bianconero che niente può per evitare l'impatto, e la torsione figlia del dolore. A dire il vero, già chi lo aveva soccorso in campo insieme al dottor Manetti aveva provato a tranquillizzare fin da subito Marcolin, il vice di Sinisa. Gilardino ha gridato per il dolore e, soprattutto, non si è più tolto le mani dal volto. Con il passare dei minuti, il dolore si è un po' attenuato (seppur di poco) e la speranza ha cominciato a farsi strada. Potrebbe esserci stata dunque soltanto una iper estensione del legamento: è ragionevole pensare che Gilardino possa rientrare dopo la sosta di ottobre, il 16 contro il Cesena di Mutu. Oggi, con la definizione della tipologia di infortunio, sarà fatta chiarezza anche su questo.
«Sono state escluse fratture ossee, spero che non sia nulla di grave, comunque domani (oggi, ndr) ne sapremo di più. Se ho avuto paura? Il contatto è stato forte, questo è innegabile. Io, però, vorrei ringraziare i miei tifosi. Sono stati grandiosi come sempre. Mi dispiace per questa sconfitta, ma a loro dico che ci riprenderemo presto».
SOFFERENZA -Gilardino, seduto su una carrozzina e ancora sotto choc per la brutta botta rimediata, vuole pensare positivo.« Se riuscirò a prendere l'aereo lasciando l'arto in scarico così comemi ha detto il dottore, farò subito ritorno a Firenze. Ripeto, domani( oggi, ndr)ne sapremo di più». Già in mattinata il giocatore si sottoporrà ad ulteriori e più approfonditi accertamentidiagnostici, ma il peggio sembra scongiurato. C'è ancora da valutare l'eventuale stato di sofferenza dei legamenti, ma quel leggero sorriso abbozzato dal giocatore prima di raggiungere l'ospedale, seduto sul lettino medico a bordo dell'ambulanzache lo aspettava fuori dal Friuli e soprattutto la serenità lasciata trasparire all'uscita, ha reso il tetro pomeriggio friulano un po' meno nero. Lo ha detto pure Mihajlovic al termine della partita:« Siamo abbastanza ottimisti. Aspettiamo solo il conforto medico ».
IPOTESI -Se dovesse essere confermata la diagnosi, una fortissima contusione causata dall'impatto con Handanovic, il centravanti viola potrebbe restare fuori solo qualche settimana e forse salterà tre partite: sicuramente quella contro il Parma tra due giorni e col Napoli sabato prossimo, probabilmente anche quella con la Lazio, il 2 ottobre. Per un attimo, rivedendo pure le immagini televisive si è comunque temuto il peggio. Il ginocchio, il sinistro, che resta inchiodato al terreno di gioco, il numero uno bianconero che niente può per evitare l'impatto, e la torsione figlia del dolore. A dire il vero, già chi lo aveva soccorso in campo insieme al dottor Manetti aveva provato a tranquillizzare fin da subito Marcolin, il vice di Sinisa. Gilardino ha gridato per il dolore e, soprattutto, non si è più tolto le mani dal volto. Con il passare dei minuti, il dolore si è un po' attenuato (seppur di poco) e la speranza ha cominciato a farsi strada. Potrebbe esserci stata dunque soltanto una iper estensione del legamento: è ragionevole pensare che Gilardino possa rientrare dopo la sosta di ottobre, il 16 contro il Cesena di Mutu. Oggi, con la definizione della tipologia di infortunio, sarà fatta chiarezza anche su questo.
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