giovedì 1 settembre 2011

Juve, a gennaio il difensore


CORSPORT (A. BARILLA') - Le geometrie di Pirlo e i gol di Vucinic, la solidità di Li­chtsteiner e la spinta di Elia: è un buon mercato, quello della Juve, un intreccio di quantità - nove ac­quisti - e qualità -, però l'ultimo giorno lascia un sapore amaro: non si rinforza la difesa e non si svuo­ta l'attacco.


RINVIO - Perduto Diego Lugano per dubbi tattici e tempestività del Pa­ris SG, con Rhodolfo blindato e Alex troppo costoso, la società bianconera s'è concentrata su Bru­no Alves, sino a calcolare il sacri­ficio di Leonardo Bonucci: marte­dì notte, però, al momento di con­cludere, lo Zenit ha presentato una proposta «oscena», così lo scambio è rimasto un bel progetto. « Non c'erano le condizioni e laJuventus lo sa bene», chiarisce Davide Tor­chia, agente dell'azzurro che, pur preferendo la Ju­ve, s'era mostrato disponibile a trat­tare. Evidente­mente il club di San Pietroburgo, o almeno parte della dirigenza, non ave­va, sotto sotto, al­cuna intenzione di chiudere l'affare, tuttavia non è detta l'ultima parola: le pressioni di Alves e l'interesse bianconero lasciano aperta la porta per genna­io. E lo stesso vale per Rhodolfo che il San Paolo non ha voluto ce­dere adesso per non indebolirsi a campionato in corso. Il centrale, insomma, arriverà in inverno, adesso si va avanti con Bonucci, Chiellini e Barzagli più Sorensen che è cresciuto in quel ruolo prima d'essere dirottato sulla fascia da Del Neri: affidabilissimi e, in una stagione senza coppe, anche nu­mericamente sufficienti. « Abbia­mo scelto di non prendere nessuno perché tra i difensori sul mercato nessuno era all'altezza della Juve -spiega Beppe Marotta al tramon­to di una giornata frenetica -A quel punto abbiamo preferito ri­manere con i nostri campioni ».

CONTATTI- In realtà, depennato an­che Alves, all'Ataquark hotel non sono mancati altri contatti: si fos­se profilata una buona opportuni­tà, la Juve avrebbe magari valuta­to innesti alternativi, ma per Sal­vatore Bocchetti e Daniele Gastal­dello non c'è stato nemmeno modo d'approfondire il prestito - la Samp era disposta solo a vendere, il Ru­bin pretendeva 2 milioni per il tra­sferimentotemporaneo - e l'idea di uno scambio tra Sorensen e Marco Andreolli è stata accarezzata giu­sto un momento, come forse l'ipo­tesi di arruolare John Heitinga, of­ferto, secondo indiscrezioni ingle­si, dall'Everton. La Juve ha ascol­tato, fiutato, meditato e deciso: me­glio trattenere Sorensen, con buo­na pace del Palermo, e pazientare quattro mesi per rilanciare su Al­vese Rhodolfo.

IMMUTATO- Oltre al reparto arre­trato, rimane immutato - cosa peg­giore - l'attacco: Vincenzo Iaquin­ta e Amauri s'inchiodano a Torino. La scelta del Campione del Mondo era chiara già da qualche giorno ­non casualmente aveva respinto un bel po' di corteggiatori -, quella dell'italo-brasiliano ha stupito per­ché, complici le difficoltà ambien­tali, sembrava alla fine essersi convinto a traslocare. Invece, an­cora ieri, ha bocciato ogni soluzio­ne, compresa quella dorata del Marsiglia che gli avrebbe per­messo di mantenere l'ingaggio attuale (con un contributo di 3 milioni lordi della Juve) e disputare la Champions League. I francesi hanno rilan­ciato fino a mezzanotte (ora di sca­denza del loro mercato), ma l’italo­brasiliano ha rifiutato perfino un triennale ancora più ricco. Diffici­le, a questo punto, ipotizzare ri­pensamenti: certo, rimane aperto il mercato turco e il Galatasaray lo accoglierebbe a braccia aperte, ma la sensazione è che abbia deciso di svincolarsi a parametro zero tra un anno. Così, la Juve rimane con sette attaccanti - ci sono già Del Piero, Toni ( stuzzicato da Maior­ca, Saragozza e Galatasaray), Qua­gliarella, Matri e Vucinic - e se la gestione non è un problema (Anto­nio Conte sulle sue scelte è stato chiaro) rimane il peso dei due in­gaggi.

INVESTIMENTI- Al culmine della giornata, oltre all'annuncio di Elia (9 milioni più uno di bonus all'Am­burgo, quadriennale per l'olandese che si presenta con l'augurio« di fare come Davids ») , restano così all'attivo solo due investimenti: Si­mon Sluga, 18 anni, portiere del­l'Under 21 croata rilevato dall'Hnk Rijeka, e Yussif Raman Chisbah, centrocampista ghanese, dal Sas­suolo. Ceduti in prestito, invece, al Lecce, Cristian Pasquato e Manuel Giandonato.

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