
L’anno scorso lo trasformò in una punta, ora deve tornare a pensare e giocare da centrocampista pure se avanzato. Hernanes deve innanzitutto trovare il ritmo giusto e i continui cambi non lo aiutano, l’ha detto ieri parlando a Sky: «Ho bisogno di giocare, esco spesso prima del termine delle partite e ho bisogno di stare in campo per prendere il ritmo». Era partito male anche contro il Cesena, si è ripreso dopo il rigore, veniva da prestazioni deludenti, aveva fatto bene solo a Milano pure se in pochi l’avevano apprezzato (si era distinto per grinta e capacità di lottare, caratteristiche mancanti l’anno scorso). Hernanes aveva bisogno di questa rete (la prima in campionato, la terza stagionale dopo i due gol nei preliminari di Europa League). S’è incaricato della battuta del rigore, ha chiesto di tirare a Klose, il tedesco ha annuito, gli ha lasciato spazio da leader prezioso, da campione saggio.
Hernanes ha posizionato la sfera sul dischetto, è partito, ha accennato una finta, ha calciato di forza, non ha piazzato il tiro, ha fatto partire una rasoiata che è passata sotto Ravaglia. I compagni l’hanno abbracciato, hanno capito il suo momento.
L’EQUILIBRIO -Hernanes chiede di giocare e di restare in campo il più possibile per carburare, è dall’anno scorso che Reja preferisce sostituirlo intorno al 60', lo vede un po’ stanco, lo vede in affanno o in calo e decide la sostituzione.(...) E’ reduce da un’annata in cui ha realizzato 12 reti totali, ha iniziato a ragionare da punta, ha smesso i panni del centrocampistatrequartista:«Ho fatto bene, andavo a prendere la palla più indietro. Volevo attaccare lo spazio. E’ un processo di adattamento, devo trovare il giusto equilibrio»,ha aggiunto ieri. Hernanes non deve pensare solo ad attaccare gli spazi e a cercare la conclusione, deve dare una mano dietro soprattutto quando gioca da rifinitore nel 4-3-1-2. E’ il processo inverso rispetto a dodici mesi fa, quest’anno deve riapplicarsi alla fase di non possesso palla, deve tornare a ragionare da centrocampista, Reja ha fatto questa analisi al terminedel match contro il Cesena. Per Hernanes però conta soprattutto la condizione fisica:«Non è una questione di modulo, semplicemente io, come del resto i miei compagni, dobbiamo trovare la giusta condizione, la stagione è appena cominciata».
PER IL TECNICO -La Lazio ha giocato anche per Reja, il Profeta sognava una notte felice per tutti:«Giochiamo ogni partita per Reja e per noi stessi. Se vuoi cambiare atteggiamento devi cambiare iniziando dalla testa, la voglia e la corsa non bastano da soli».La vittoria di Cesena permette alla squadra di rifiatare e di risalire in classifica, c’era bisogno di un salto in avanti:«Ci siamo inseriti nel gruppo di testa, è la prima vittoria, speriamo di continuare così».Più che leggerla come una speranza è bene considerarla una profezia.
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