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La suggestione europea l'ha preso del tutto, dunque. Più di ogni altra cosa, cinema compreso: oggi il suo interesse primario è il Napoli, la sua creatura, che rappresenta il risultato di un progetto ricco, ambizioso e vincente. La notte diChampions League l'ha colpito dentro, nei sentimenti. L'urlo impazzito del San Paolo dopo la rete di Hamsik lo ha scosso abbastanza.
Zero film - Un'emozione che s'è tenuto dentro nel dopo partita e che ha confessato ieri alla radio ufficiale: «Quando Galliani disse che preferiva la Champions allo scudetto, io replicai che condividevo la sua scelta: anche io ho la stessa ambizione. Negli ultimi vent'anni, il Milan ha vinto di tutto e di più, io adesso vorrei che il Napoli si stabilizzasse nell'elite del calcio internazionale», ha detto orgoglioso il presidente napoletano, rimasto estasiato dinanzi allo spettacolo coreografico che ha saputo regalare il San Paolo.«E' stato un tripudio, i napoletani hanno regalato all'Europa un qualcosa di unico nel giorno in cui, finalmente, ritornavano ad ospitare la Champions. La musichetta mi ha emozionato, ma mi ha emozionato di più la vittoria. Il calcio, ormai, mi ha coinvolto del tutto, guardo anche le partite di B. Prima non mi sarebbe capitato. Sono mesi, per esempio, che non vedo un film. Ormai, io mi ritengo un guerriero del Napoli».
Grazie Bayern - La vittoria contro il Villareal, e la contemporanea sconfitta del Manchester City, all'Allianz Arena, potrebbe essere servita per ipotecare il passaggio al turno successivo. Molto, tuttavia, dipenderà dal doppio confronto con i tedeschi. «Il Bayern Monaco ci ha dato una grossa mano, la loro vittoria sul Manchester è stata molto importante. Un risultato positivo al San Paolo ci avvicinerebbe alla qualificazione anche se dovessimo perdere in Germania», ha osservato Aurelio De Laurentiis che ha elogiato la squadra per l'eccellente prestazione contro gli spagnoli. «I ragazzi hanno giocato bene ed hanno avuto una partenza spedita, come dovrebbe fare sempre, d'altra parte. Certo, se avessimo segnato anche il terzo gol avremmo evitato il ritorno degli avversari nella ripresa. Ma possiamo crescere ancora, comunque».
Sotto con l'Inter - La Champions League, in ogni modo, deve essere archiviata per forza di cose. Il tempo dei festeggiamenti è finito già ieri mattina, quando la squadra s'è ritrovata a Castelvolturno per allenarsi. Mazzarri ha parlato di Inter, della sfida in programma sabato sera, a San Siro. «Purtroppo non ci sarà Cavani, ma Mazzarri avrà l'opportunità per far crescere gli altri giocatori che abbiamo in organico. Sarà una partita difficilissima, inutile sottolinearlo. L'Inter è arrivata seconda nella passata stagione ed esprime grandi valori», ha spiegato De Laurentiis che si è soffermato pure sulle qualità di Claudio Ranieri, neo allenatore nerazzurro. «Ha tutta la mia stima, è stato bravo a trovare il feeling giusto con i giocatori, quello che magari è mancato ai suoi predecessori. Sono contento che l'Inter sia uscita dal tunnel, speriamo però che la luce che hanno appena rivisto si spenga nuovamente contro di noi. Moratti? Non l'ho ancora sentito, ma è una persona che stimo molto, lo vedrò volentieri, sabato sera. Pandev? Sarei contento se giocasse e se si sentisse stimolato particolarmente contro la sua ex squadra. E se segnasse un gol, allora sarebbe proprio il massimo», ha concluso De Laurentiis.
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