CORSPORT (G. D'UBALDO) - DIVENTA FAN DI CALCIOPAZZO - Non l’ha presa bene e a Trigoria lo sanno tutti. Non c’è bisogno di parlare in certi momenti, per esprimere il proprio stato d’animo. Ma Francesco Totti era convinto di giocare contro lo Slovan ed essere rimasto in panchina per 72 minuti è stata una grande delusione. Che ieri ha cercato di smaltire con la sua famiglia a Sabaudia. Tornerà ad allenarsi oggi a Trigoria, sperando di capire i motivi dell’esclusione. Totti ha appreso di non partire titolare negli spogliatoi, poco dopo aver salutato DiBenedetto, qualche minuto prima dell’inizio della partita. Nessuna spiegazione da parte di Luis Enrique, che poi non ha incrociato nel dopo-partita, con il tecnico impegnato nelle interviste. Totti spera di avere una spiegazione per l’esclusione. Pensando e ripensando, ha trovato tre tipi di motivazioni: 1) è stata una scelta tecnica dell’allenatore; 2) è stato un segnale che Luis Enrique ha voluto dare al gruppo, escludendo non solo lui ma anche gli altri due giocatori più rappresentativi presenti, vale a dire Perrotta e Borriello; 3) la nuova Roma non crede più in lui.
INTERROGATIVI -Nei primi due casi le risposte può dargliele solo l’allenatore, con il quale oggi probabilmente avrà un colloquio, alla ripresa degli allenamenti. Totti aveva offerto il suo appoggio al giovane tecnico spagnolo sin dal primo giorno di ritiro a Brunico. Pur avendo capito da subito che avrebbe dovuto cambiare il modo di stare in campo. Fare il centravanti con Luis Enrique significa giocare venti metri più dietro rispetto a come è abituato negli ultimi anni. Nel terzo caso la risposta coinvolge anche i dirigenti. Totti non ha più parlato con Baldini dopo l’intervista in cui lo definiva pigro, con Fenucci e Sabatini sta cominciando a prendere confidenza ora, ma grandi discorsinon sono stati fatti.La mossa di Luis Enrique, Totti e Borriello in panchina, Okaka e Caprari in campo, ha sorpreso tutti, non solo il capitano. E non solo i giocatori. Il tecnico spagnolo scelto da Baldini si sta creando in questi giorni il rapporto con i dirigenti, ma l’abbandono di De La Pena, che poteva essere un utile anello di congiunzione, non lo aiuta. Nelle intenzioni dell’allenatore c’era la volontà di schierare giocatori in attacco molto dinamici, ma alla fine è risultata fatale la perdita di qualità.
PAROLE -«Totti è il progetto», hanno assicurato prima Sabatini e poi DiBenedetto nelle prima comunicazioni ufficiali della nuova società. Ma l’intervista di Franco Baldini, la prima da futuro dirigente della Roma, ha fatto discutere per tutta l’estate.«Totti deve liberarsi della sua pigrizia e di chi usa il suo nome, anche a sua insaputa », le parole dell’attuale manager della Nazionale inglese. Totti ha sempre evitato di rispondere. L’unica replica, qualche giorno dopo, è giunta dalla moglie Ilary:« Francesco pigro sembra un insulto ». Lui, il capitano, alla vigilia dell’impegno di Bratislava, aveva lanciato alcune frecciate:«Non mi occupo di mercato, non chiamo i giocatori per venire alla Roma. A questo ci pensano i dirigenti. Ma quest’anno aspetto tutti al varco...».
Insomma, la nuova stagione non è cominciata con i migliori auspici per il capitano della Roma. Che ancora si interroga su come verrà completata la squadra, a dieci giorni dalla conclusione del mercato. C’è una certa preoccupazione da parte sua. Negli ultimi anni ha spesso lottato per lo scudetto, tra cinque giorni la Roma dovrà sperare di qualificarsi per i gironi di Europa League. E per farlo questa volta Totti partirà dall’inizio.
INTERROGATIVI -Nei primi due casi le risposte può dargliele solo l’allenatore, con il quale oggi probabilmente avrà un colloquio, alla ripresa degli allenamenti. Totti aveva offerto il suo appoggio al giovane tecnico spagnolo sin dal primo giorno di ritiro a Brunico. Pur avendo capito da subito che avrebbe dovuto cambiare il modo di stare in campo. Fare il centravanti con Luis Enrique significa giocare venti metri più dietro rispetto a come è abituato negli ultimi anni. Nel terzo caso la risposta coinvolge anche i dirigenti. Totti non ha più parlato con Baldini dopo l’intervista in cui lo definiva pigro, con Fenucci e Sabatini sta cominciando a prendere confidenza ora, ma grandi discorsinon sono stati fatti.La mossa di Luis Enrique, Totti e Borriello in panchina, Okaka e Caprari in campo, ha sorpreso tutti, non solo il capitano. E non solo i giocatori. Il tecnico spagnolo scelto da Baldini si sta creando in questi giorni il rapporto con i dirigenti, ma l’abbandono di De La Pena, che poteva essere un utile anello di congiunzione, non lo aiuta. Nelle intenzioni dell’allenatore c’era la volontà di schierare giocatori in attacco molto dinamici, ma alla fine è risultata fatale la perdita di qualità.
PAROLE -«Totti è il progetto», hanno assicurato prima Sabatini e poi DiBenedetto nelle prima comunicazioni ufficiali della nuova società. Ma l’intervista di Franco Baldini, la prima da futuro dirigente della Roma, ha fatto discutere per tutta l’estate.«Totti deve liberarsi della sua pigrizia e di chi usa il suo nome, anche a sua insaputa », le parole dell’attuale manager della Nazionale inglese. Totti ha sempre evitato di rispondere. L’unica replica, qualche giorno dopo, è giunta dalla moglie Ilary:« Francesco pigro sembra un insulto ». Lui, il capitano, alla vigilia dell’impegno di Bratislava, aveva lanciato alcune frecciate:«Non mi occupo di mercato, non chiamo i giocatori per venire alla Roma. A questo ci pensano i dirigenti. Ma quest’anno aspetto tutti al varco...».
Insomma, la nuova stagione non è cominciata con i migliori auspici per il capitano della Roma. Che ancora si interroga su come verrà completata la squadra, a dieci giorni dalla conclusione del mercato. C’è una certa preoccupazione da parte sua. Negli ultimi anni ha spesso lottato per lo scudetto, tra cinque giorni la Roma dovrà sperare di qualificarsi per i gironi di Europa League. E per farlo questa volta Totti partirà dall’inizio.
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