CORSPORT (F. FEDELE/P. GUADAGNO) - DIVENTA FAN DI CALCIOPAZZO - «Stop» per Montolivo, «sprint» per Aquilani. Ecco le ultime dal seeding del mercato milanista. Ieri il ds della Fiorentina, Corvino, ha annunciato che il centrocampista di Caravaggio non verrà più ceduto in Italia, ma eventualmente soltanto all’estero. In casa rossonera nessuno si è sorpreso, visto che nelle ultime tre settimane, dopo la proposta (lanciata da via Turati e respinta dal club viola) di uno scambio tra Cassano e Montolivo, era calato il silenzio tra le due società. Insomma, che quella del club viola sia o meno una dichiarazione strategica, nell’immediato il Milan concentrerà le sue manovre su Aquilani. Ovviamente, alle proprie condizioni.
Galliani, che ieri era ancora tranquillamente in vacanza a Forte dei Marmi, non ha intenzione di farsi imporre ultimatum. D’altro canto, lo scenario è chiaro: con Montolivo esiste già un accordo, quindi nella peggiore delle ipotesi arriverà tra un anno senza sborsare un euro; Aquilani, invece, è già stato avvisato che se intende vestirsi di rossonero dovrà accettare anche un trasferimento non a titolo definitivo e, soprattutto, dovrà dire sì a un sostanzioso taglio dell’ingaggio.
CONDIZIONI – Per quanto riguarda Aquilani, c’è da aspettarsi invece che all’inizio della prossima settimana vengano riallacciati i contatti con il Liverpool e con Zavaglia, il procuratore del giocatore. Già accennato alla necessità di una decurtazione degli emolumenti – l’ex juventino ha ancora due anni di contratto a 4 milioni di euro netti a stagione -, sembra che il Milan non sia disposto ad andare oltre i 6-7 milioni di euro per l’acquisto del cartellino. Inoltre la formula dell’affare potrà essere sia quella di un pagamento dilazionato in tre tranche oppure quella di un iniziale prestito oneroso (2 milioni di euro?), con riscatto da esercitare nella prossima estate e comunque frazionato. E rispetto a queste condizioni non sembrano esserci grandi margini di manovra.
KAKA’-BIS – Sullo sfondo, comunque, resta la figura dell’ex- Bambino d’Oro. Il brasiliano può tornare, ma solo dimezzandosi o quasi lo stipendio: ha una decina di giorni per decidere se restare da mezzo emarginato al Real o tentare di rilanciarsi in rossonero con una nuova e qualificata preparazione tecnico-atletica. Appare meno complicato l’accordo con Florentino Perez: al prestito per il primo anno, seguirebbe un riscatto a condizioni vantaggiose per il club rossonero.
VICE-IBRA -Sta entrando nel vivo anche l’assalto milanista all’attaccante che dovrebbe rendere meno problematiche le eventuali assenze dello svedese durante la sua seconda stagione rossonera. Il Milan ha 24 ore di tempo per opzionare, a condizioni decisamente vantaggiose, il togolese Manu Adebayor. Nelle ultime ore si è fatto da parte l’Olympique Marsiglia ma si è prepotentemente proposto il Tottenham che ha deciso di cedere uno fra Crouch e Pavlyuchenko. Il City offre Adebayor ancora per un anno in prestito (dopo i sei mesi al Real Madrid) con il diritto di riscatto obbligatorio fissato a circa 17 milioni di euro. Inoltre il club inglese interverrà da subito pagando almeno due terzi dell’ingaggio dell’attaccante mentre la società che lo volesse dovrebbe versare 3,5 milioni di euro lordi per completare lo stipendio di Adebayor.
CROUCH -Ma il Milan potrebbe virare proprio su Crouch per il quale il Tottenham chiede circa 10 milioni di euro. Più o meno l’attuale valore del rossonero Flamini che potrebbe gradire un ritorno in Premier League (dopo l’esperienza all’Arsenal). Il gigantesco (1,98 cm) attaccante inglese è una delle più temibili «bestie nere» della recente storia milanista. E’ stato suo il gol (a San Siro, nella gara d’andata) che ha eliminato la squadra di Allegri già negli ottavi di finale della recente Champions. Rispetto ad Adebayor, Crouch ha qualche anno in più (30) ma guadagna sensibilmente meno (2,5 mln di euro) rispetto al togolese che sta per avere il passaporto inglese e, quindi, diventerebbe comunitario. Il Tottenham ha bisogno di un centrocampista da combattimento come Flamini e se prende Adebayor, deve cedere per forza Crouch o Pavlyuchenko. Il club londinese ha chiesto al Real Madrid Lassana Diarra, però il club spagnolo non accetta contropartite tecniche, vuole solo un indennizzo in contanti.
Galliani, che ieri era ancora tranquillamente in vacanza a Forte dei Marmi, non ha intenzione di farsi imporre ultimatum. D’altro canto, lo scenario è chiaro: con Montolivo esiste già un accordo, quindi nella peggiore delle ipotesi arriverà tra un anno senza sborsare un euro; Aquilani, invece, è già stato avvisato che se intende vestirsi di rossonero dovrà accettare anche un trasferimento non a titolo definitivo e, soprattutto, dovrà dire sì a un sostanzioso taglio dell’ingaggio.
CONDIZIONI – Per quanto riguarda Aquilani, c’è da aspettarsi invece che all’inizio della prossima settimana vengano riallacciati i contatti con il Liverpool e con Zavaglia, il procuratore del giocatore. Già accennato alla necessità di una decurtazione degli emolumenti – l’ex juventino ha ancora due anni di contratto a 4 milioni di euro netti a stagione -, sembra che il Milan non sia disposto ad andare oltre i 6-7 milioni di euro per l’acquisto del cartellino. Inoltre la formula dell’affare potrà essere sia quella di un pagamento dilazionato in tre tranche oppure quella di un iniziale prestito oneroso (2 milioni di euro?), con riscatto da esercitare nella prossima estate e comunque frazionato. E rispetto a queste condizioni non sembrano esserci grandi margini di manovra.
KAKA’-BIS – Sullo sfondo, comunque, resta la figura dell’ex- Bambino d’Oro. Il brasiliano può tornare, ma solo dimezzandosi o quasi lo stipendio: ha una decina di giorni per decidere se restare da mezzo emarginato al Real o tentare di rilanciarsi in rossonero con una nuova e qualificata preparazione tecnico-atletica. Appare meno complicato l’accordo con Florentino Perez: al prestito per il primo anno, seguirebbe un riscatto a condizioni vantaggiose per il club rossonero.
VICE-IBRA -Sta entrando nel vivo anche l’assalto milanista all’attaccante che dovrebbe rendere meno problematiche le eventuali assenze dello svedese durante la sua seconda stagione rossonera. Il Milan ha 24 ore di tempo per opzionare, a condizioni decisamente vantaggiose, il togolese Manu Adebayor. Nelle ultime ore si è fatto da parte l’Olympique Marsiglia ma si è prepotentemente proposto il Tottenham che ha deciso di cedere uno fra Crouch e Pavlyuchenko. Il City offre Adebayor ancora per un anno in prestito (dopo i sei mesi al Real Madrid) con il diritto di riscatto obbligatorio fissato a circa 17 milioni di euro. Inoltre il club inglese interverrà da subito pagando almeno due terzi dell’ingaggio dell’attaccante mentre la società che lo volesse dovrebbe versare 3,5 milioni di euro lordi per completare lo stipendio di Adebayor.
CROUCH -Ma il Milan potrebbe virare proprio su Crouch per il quale il Tottenham chiede circa 10 milioni di euro. Più o meno l’attuale valore del rossonero Flamini che potrebbe gradire un ritorno in Premier League (dopo l’esperienza all’Arsenal). Il gigantesco (1,98 cm) attaccante inglese è una delle più temibili «bestie nere» della recente storia milanista. E’ stato suo il gol (a San Siro, nella gara d’andata) che ha eliminato la squadra di Allegri già negli ottavi di finale della recente Champions. Rispetto ad Adebayor, Crouch ha qualche anno in più (30) ma guadagna sensibilmente meno (2,5 mln di euro) rispetto al togolese che sta per avere il passaporto inglese e, quindi, diventerebbe comunitario. Il Tottenham ha bisogno di un centrocampista da combattimento come Flamini e se prende Adebayor, deve cedere per forza Crouch o Pavlyuchenko. Il club londinese ha chiesto al Real Madrid Lassana Diarra, però il club spagnolo non accetta contropartite tecniche, vuole solo un indennizzo in contanti.
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