GASPORT (F. BRAMARDO) - Pavel Nedved e Mauro Camoranesi. Che c'entrano? Con la Juve di oggi hanno poco o quasi nulla a che fare, Pavel è ormai un dirigente del cda, Camoranesi è tornato al paesello, a fine carriera. Un peccato, perché sarebbero i giocatori ideali per il gioco di Antonio Conte, il 4-2-4 che richiede, da parte degli esterni, grande pressione, capacità di saltare l'uomo e di tagliare verso l'area di rigore.
Caratteristiche che non possiedono, a detta dell'allenatore, gli eredi di oggi tanto che fino all'ultima ora di calcio mercato Beppe Marotta tenterà il colpo, un jolly capace di incidere su entrambe le corsie. A sinistra Estigarribia è una scommessa, Pasquato un buon rincalzo anche se in estate ha impressionato per impegno e malleabilità, mentre Pepe rientra nei disegni del tecnico che ha chiesto e ottenuto l'ingaggio di Giaccherini. L'ex cesenate può giocare anche sulla corsia di destra dove, in attesa di eventuali rinforzi, Conte può contare solo su Milos Krasic, che però in quasi due mesi di lavoro non ha convinto del tutto l'allenatore.
Ai box Tartassato, anche pubblicamente, da Antonio Conte nel ritiro di Bardonecchia e di Chiusa Pesio, l'ex ala del Cska Mosca, nonostante la grande applicazione, ha mostrato i limiti in fase di copertura che già lo avevano frenato la stagione scorsa.
Come se non bastasse alla vigilia del campionato il serbo si è fermato per un'elongazione muscolare della coscia destra. Dieci giorni di stop nella settimana in cui Conte avrebbe voluto provarlo in un possibile nuovo assetto di squadra, un 4-3-3 più congeniale ai giocatori a disposizione: Marchisio, Pirlo e Vidal a centrocampo, Krasic, Matri e Vucinic in attacco.
Conte per sfruttare al meglio il 4-2-4 ha bisogno di grande circolazione di palla, di velocità sugli esterni, capaci di puntare e saltare l'uomo, di scodellare palloni al centro o di tagliare in mezzo al campo sovrapponendosi agli attaccanti. Per evitare sbilanciamenti in fase di contrattacco le ali devono sacrificarsi, pronte a rientrare, alla fase difensiva. Milos porta troppo palla per i gusti di Conte, copre poco la corsia, e fatica a trovare il top della condizione necessaria per sfruttare l'arma migliore del serbo, la velocità. Krasic, il colpo di mercato della scorsa estate (15 milioni di euro), rischia il posto, di sgomitare per non finire in panchina o addirittura sul mercato, ma a gennaio perché ora non c'è più tempo per trattative o sostituti, anche se fosse vero l'interessamento dell'ultima ora del Chelsea. «Milos resta alla Juve al 100%, almeno per ora». Parole dell'agente del giocatore, Marko Naletilic
Caratteristiche che non possiedono, a detta dell'allenatore, gli eredi di oggi tanto che fino all'ultima ora di calcio mercato Beppe Marotta tenterà il colpo, un jolly capace di incidere su entrambe le corsie. A sinistra Estigarribia è una scommessa, Pasquato un buon rincalzo anche se in estate ha impressionato per impegno e malleabilità, mentre Pepe rientra nei disegni del tecnico che ha chiesto e ottenuto l'ingaggio di Giaccherini. L'ex cesenate può giocare anche sulla corsia di destra dove, in attesa di eventuali rinforzi, Conte può contare solo su Milos Krasic, che però in quasi due mesi di lavoro non ha convinto del tutto l'allenatore.
Ai box Tartassato, anche pubblicamente, da Antonio Conte nel ritiro di Bardonecchia e di Chiusa Pesio, l'ex ala del Cska Mosca, nonostante la grande applicazione, ha mostrato i limiti in fase di copertura che già lo avevano frenato la stagione scorsa.
Come se non bastasse alla vigilia del campionato il serbo si è fermato per un'elongazione muscolare della coscia destra. Dieci giorni di stop nella settimana in cui Conte avrebbe voluto provarlo in un possibile nuovo assetto di squadra, un 4-3-3 più congeniale ai giocatori a disposizione: Marchisio, Pirlo e Vidal a centrocampo, Krasic, Matri e Vucinic in attacco.
Conte per sfruttare al meglio il 4-2-4 ha bisogno di grande circolazione di palla, di velocità sugli esterni, capaci di puntare e saltare l'uomo, di scodellare palloni al centro o di tagliare in mezzo al campo sovrapponendosi agli attaccanti. Per evitare sbilanciamenti in fase di contrattacco le ali devono sacrificarsi, pronte a rientrare, alla fase difensiva. Milos porta troppo palla per i gusti di Conte, copre poco la corsia, e fatica a trovare il top della condizione necessaria per sfruttare l'arma migliore del serbo, la velocità. Krasic, il colpo di mercato della scorsa estate (15 milioni di euro), rischia il posto, di sgomitare per non finire in panchina o addirittura sul mercato, ma a gennaio perché ora non c'è più tempo per trattative o sostituti, anche se fosse vero l'interessamento dell'ultima ora del Chelsea. «Milos resta alla Juve al 100%, almeno per ora». Parole dell'agente del giocatore, Marko Naletilic
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