CORSPORT (A. POLVEROSI) - DIVENTA FAN DI CALCIOPAZZO - Cinque giorni al debutto in campionato, nove alla fine del mercato. L’Inter oggi è più debole, molto più debole, della stagione scorsa. Non ha più Eto’o, ha preso un ragazzino interessante come Castaignos, un argentino talentuoso, Alvarez, che però « sta andando a corrente alternata» come dice Gasperini, e un esterno, Jonathan, che non sembra la copia di Maicon. Forse lo diventerà, ma ora no. Il nuovo allenatore ha rivoluzionato il sistema di gioco, la squadra ha già perso il primo obiettivo e il primo derby stagionale, ha preso una legnata a Manchester, ha fatto una mezza figuraccia a Ginevra contro l’Olimpiacos e tutto induce a pensare che sia ancora lontana, molto lontana, dal traguardo finale: la conferma della grande squadra che è stata nelle ultime due stagioni.
In nove giorni, meglio se prima, l’Inter deve risolvere i problemi al suo allenatore, onde evitare un caso- Benitez bis. Se una società ingaggia Gasperini, lo fa perchè é convinta del suo gioco. E il suo gioco ha bisogno di interpreti adatti, di centrocampisti dinamici (nell’Inter non ce ne sono di quel tipo, a meno che non si voglia far passare il Thiago Motta delle ultime due stagioni per un mediano di grande spinta) e di attaccanti esterni (l’Inter ne aveva uno, Eto’ o, e l’ha ceduto, mentre Pandev non si è ripetuto al livello della stagione precedente). Adesso si fanno i nomi di Forlan, Kuyt (il sogno di Benitez, tanto per restare in tema) e Kucka, il centrocampista che potrebbe dare all’Inter più di un sostegno.
Per attenuare il dislivello tecnico nato dalla cessione di Eto’o sarebbe stato utile Tevez, anche se nemmeno l’argentino raggiunge la statura del camerunense. Ma probabilmente Gasperini sarebbe soddisfatto anche dei tre giocatori che l’Inter sta trattando. E lo sarebbe, da lontano, anche Rafa Benitez che un anno fa avrebbe voluto rifondare una squadra molto in là negli anni. Lui lo aveva detto.
In nove giorni, meglio se prima, l’Inter deve risolvere i problemi al suo allenatore, onde evitare un caso- Benitez bis. Se una società ingaggia Gasperini, lo fa perchè é convinta del suo gioco. E il suo gioco ha bisogno di interpreti adatti, di centrocampisti dinamici (nell’Inter non ce ne sono di quel tipo, a meno che non si voglia far passare il Thiago Motta delle ultime due stagioni per un mediano di grande spinta) e di attaccanti esterni (l’Inter ne aveva uno, Eto’ o, e l’ha ceduto, mentre Pandev non si è ripetuto al livello della stagione precedente). Adesso si fanno i nomi di Forlan, Kuyt (il sogno di Benitez, tanto per restare in tema) e Kucka, il centrocampista che potrebbe dare all’Inter più di un sostegno.
Per attenuare il dislivello tecnico nato dalla cessione di Eto’o sarebbe stato utile Tevez, anche se nemmeno l’argentino raggiunge la statura del camerunense. Ma probabilmente Gasperini sarebbe soddisfatto anche dei tre giocatori che l’Inter sta trattando. E lo sarebbe, da lontano, anche Rafa Benitez che un anno fa avrebbe voluto rifondare una squadra molto in là negli anni. Lui lo aveva detto.
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