Dove metto Wes? E il mercato...? I crucci di Gasp

GASPORT - De Laurentiis che svela il retroscena su Lavezzi («Moratti ha detto che costa troppo...») per Gasp non è una novità ma è un'altra puntina da disegno che lo fora nel vivo, ovvero nell'architettura del proprio impianto di gioco. Gian Piero Gasperini aveva messo in cima alla lista il Pocho, convinto che fosse lui l'uomo perfetto per sostituire Samuel Eto'o. In compenso avrà probabilmente Forlan che gli piace un bel po' e - forse - un altro attaccante esterno.
Perché Gasp vuole due esterni d'attacco: avrebbe maturato l'idea che Ricky Alvarez non può partire da terza punta ma che debba collocarsi da interno di centrocampo, quindi per fare il 3-4-3 c'è bisogno di una (doppia) nuova scintilla in prima linea.


Un'altra punta sì o un'altra punta no? Gasperini vuole riattivare i giochi offensivi con nuovi giocatori insomma, ed è per questo che la coppia Lavezzi (o Zarate) e Palacio (ora come ora più lontano dall'Inter) sarebbe stata la coppia-top dei suoi pensieri. Perché lui vorrebbe un duo tutto nuovo, sempre ammesso che ne arrivino due. Perché è qui il dubbio: l'Inter ha intenzione di acquistare un altro attaccante esterno o per esempio non vuole dimenticare Coutinho? Gasp se lo starebbe chiedendo, mentre continuano i lavori in tal senso su Pandev, l'uomo che anche all'ultimo secondo potrebbe convincersi a lasciare l'Inter liberando il posto per la punta in più. Numero e nomi Chiaro che se dovesse saltare l'arrivo di un'altra unità offensiva, Gasperini potrebbe rimanerci male, non certo come Benitez ma un po' maluccio sì. Però l'Inter di oggi è - per bocca di Moratti, grande sponsor di Forlan - proiettata verso il Fair play finanziario, e di necessità si deve fare virtù. Moratti che - forse - davanti all'allarme di Gasperini del 21 agosto deve aver ripensato alle parole di un anno fa quando era Benitez a chiedere rinforzi; ma oggi parrebbe diverso, oggi Gasp potrebbe avere il numero di giocatori desiderati.
Tripla astuzia per Wes In tutto questo, Gasp ha anche un altro tormentone nella testa: dove lo metto Wesley Sneijder? Sneijder - come ha detto più volte il tecnico interista - se vuole può fare tutto. Un tuttocampista insomma. Wes in quest'estate di sperimentazioni tattiche, ha fatto il trequartista, l'interno di regia, l'attaccante esterno di sinistra (al Trofeo Tim) e alla prossima chissà dove sarà collocato. Perché Wes e Gasp ne parlano spesso di questo, cercando una soluzione. E allora, ecco che - se dovesse cominciare il campionato domenica - Sneijder potrebbe riapparire magicamente nella sua zolla a seguito di un triplo escamotage: o facendolo partire da attaccante di sinistra nel 3-4-3 per poi farlo accentrare liberamente in corso d'opera (diversivo andato in scena a Bari in Inter-Juventus) o, per esempio, inserendolo in un centrocampo a cinque con libertà di avanzare e gestire la zona centrale di trequarti, o - ipotesi oggi più forte - trequartista puro in un 3-4-1-2 dietro a Milito-Pazzini o Milito-Forlan. Di certo, oggi, Wes è luce basilare per questa Inter. Ed è incedibile, ha detto Moratti. Cosa che fino all'avanzata russa per Eto'o pareva quasi impossibile.