GASPORT (A. CATAPANO) - Un sms, poche parole, un invito: «Parliamone...». Magari si può ripartire da qui: piccolo gesto, grande disgelo? Piano, è presto per dirlo, si attende ancora la risposta. Però il messaggino che Franco Baldini ha inviato a Totti è un inizio, un modo per dirgli: «Francesco, ripartiamo».
Insieme, per il bene della Roma: l'uno da direttore generale in arrivo, l'altro da capitano un po' triste e solitario, ma ancora «parte vitale del progetto», ha detto l'a.d. Claudio Fenucci.
Disgelo / 1 - Ecco, dietro questo sms più che l'esigenza di riparare a quella rumorosa intervista concessa a Repubblica — che Baldininon rinnega —, c'è la voglia di metterci una pietra sopra e guardare avanti. E, forse, ha pesato pure il rischio che Totti rompesse nelle prossime ore il silenzio con cui sta vivendo queste giornate, con parole pesanti come macigni, che chissà quale effetto dirompente avrebbero avuto su una Roma già pericolante. Totti ha ricevuto l'sms e l'ha gradito, ma la risposta non è ancora partita.
Attendere prego - Nessun intento polemico, però, se non l'atteggiamento di chi vuole tenere un po' sulle spine l'interlocutore. In fondo — deve essere il ragionamento di Totti — anch'io ho aspettato tanto prima di ricevere questo sms. La risposta a Baldini partirà nelle prossime ore, e sarà un'altra piccola apertura. In questo modo, il terreno per il primo faccia a faccia sarà stato spianato. Quando? Al prossimo viaggio di Baldini in Italia, pazienza se non sarà prima di ottobre, quando si congederà dall'Inghilterra. Totti aspetterà, con l'animo più sereno, senza la sensazione di essere finito ai margini della sua Roma. Che, per inciso, lui vorrebbe più competitiva: basteranno l'ingaggio di Kjaer e l'arrivo di Pjanic? Trovato l'accordo con il Wolfsburg (3 milioni per il prestito, 7 per il riscatto), il difensore ha firmato nella notte. E spunta anche il 21enne Koke centrocampista spagnolo dell'Atletico Madrid. Il capitano aspetta, poi tirerà le somme.
Disgelo / 2 - Anche con Luis Enrique, chissà, prima o poi Totti troverà una forma di convivenza. I due non hanno avuto altri colloqui riservati e, conoscendoli, ognuno resterà sulle sue posizioni: Totti vorrebbe giocare sempre, Luis Enrique non guardare in faccia a nessuno. Però in questi giorni dialogano sul campo, anche scambiandosi battute. E Totti in partitella viene schierato sempre nella formazione titolare, nel suo ruolo, e sono gli altri — da Bojan a Osvaldo — ad adeguarsi. «Se la Roma sarà una regina, Totti deve essere il suo re», lo striscione esposto dai tifosi a Trigoria. Totti è unico, il che non significa che abbia più diritti degli altri, ma forse anche Luis Enrique arriverà a trattarlo da primus inter pares. Delio Rossi, che ha fiutato l'aria, mette già le mani avanti: «Totti è la Roma, lui non può essere considerato un calciatore come tutti gli altri». Dovesse ricevere una telefonata da Sabatini, hai visto mai...
Insieme, per il bene della Roma: l'uno da direttore generale in arrivo, l'altro da capitano un po' triste e solitario, ma ancora «parte vitale del progetto», ha detto l'a.d. Claudio Fenucci.
Disgelo / 1 - Ecco, dietro questo sms più che l'esigenza di riparare a quella rumorosa intervista concessa a Repubblica — che Baldininon rinnega —, c'è la voglia di metterci una pietra sopra e guardare avanti. E, forse, ha pesato pure il rischio che Totti rompesse nelle prossime ore il silenzio con cui sta vivendo queste giornate, con parole pesanti come macigni, che chissà quale effetto dirompente avrebbero avuto su una Roma già pericolante. Totti ha ricevuto l'sms e l'ha gradito, ma la risposta non è ancora partita.
Attendere prego - Nessun intento polemico, però, se non l'atteggiamento di chi vuole tenere un po' sulle spine l'interlocutore. In fondo — deve essere il ragionamento di Totti — anch'io ho aspettato tanto prima di ricevere questo sms. La risposta a Baldini partirà nelle prossime ore, e sarà un'altra piccola apertura. In questo modo, il terreno per il primo faccia a faccia sarà stato spianato. Quando? Al prossimo viaggio di Baldini in Italia, pazienza se non sarà prima di ottobre, quando si congederà dall'Inghilterra. Totti aspetterà, con l'animo più sereno, senza la sensazione di essere finito ai margini della sua Roma. Che, per inciso, lui vorrebbe più competitiva: basteranno l'ingaggio di Kjaer e l'arrivo di Pjanic? Trovato l'accordo con il Wolfsburg (3 milioni per il prestito, 7 per il riscatto), il difensore ha firmato nella notte. E spunta anche il 21enne Koke centrocampista spagnolo dell'Atletico Madrid. Il capitano aspetta, poi tirerà le somme.
Disgelo / 2 - Anche con Luis Enrique, chissà, prima o poi Totti troverà una forma di convivenza. I due non hanno avuto altri colloqui riservati e, conoscendoli, ognuno resterà sulle sue posizioni: Totti vorrebbe giocare sempre, Luis Enrique non guardare in faccia a nessuno. Però in questi giorni dialogano sul campo, anche scambiandosi battute. E Totti in partitella viene schierato sempre nella formazione titolare, nel suo ruolo, e sono gli altri — da Bojan a Osvaldo — ad adeguarsi. «Se la Roma sarà una regina, Totti deve essere il suo re», lo striscione esposto dai tifosi a Trigoria. Totti è unico, il che non significa che abbia più diritti degli altri, ma forse anche Luis Enrique arriverà a trattarlo da primus inter pares. Delio Rossi, che ha fiutato l'aria, mette già le mani avanti: «Totti è la Roma, lui non può essere considerato un calciatore come tutti gli altri». Dovesse ricevere una telefonata da Sabatini, hai visto mai...
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