GASPORT (S. BLODRINI) - Balotelli in campo, Dzeko in panchina, Tevez a casa: riparte così, oggi a Blackburn, la marcia del Manchester City. Il 2-0 sull'Everton, che ha permesso alla squadra di Roberto Mancini di agganciare in vetta lo United, è roba di una settimana fa, ma sembra un secolo:tutto spazzato via dalla sconfitta di Monaco e dal caso-Tevez. L'argentino, sospeso per due settimane — niente allenamenti, niente partite, niente stipendio — non intende chiedere scusa, perché convinto delle sue ragioni: «E' stato un gigantesco equivoco. Non ho mai detto di non voler giocare. Ho solo rifiutato di effettuare il riscaldamento». I giri di parole dell'argentino in Inghilterra hanno creato un genere letterario: da queste parti hanno pubblicato le 10 scuse storiche di Carlitos.
Solidarietà Mancini guarda già avanti. In queste ultime 48 ore, ha incassato la solidarietà dei colleghi, in primis quella di Sir Alex Ferguson: «Mancini ha dato una dimostrazione di forza importante. L'allenatore è l'uomo guida di un gruppo e non può tollerare atteggiamenti come quello di Tevez». Ma anche Neil Warnock (Qpr) e Steve Bruce (Sunderland) hanno manifestato il loro sostegno aMancini. L'allenatore italiano ha ricevuto le scuse da parte di Edin Dzeko: il bosniaco si è pentito del gesto di stizza al momento della sostituzione a Monaco. Mancini ha apprezzato il pentimento del centravanti, ma oggi Dzeko si accomoderà in panchina: il titolare, per la prima volta dopo una vita (non accadeva dalla finale di Supercoppa del 7 agosto), saràMario Balotelli.
L'ex attaccante dell'Inter sta bene. Una settimana fa ha messo la firma sul primo gol del City e ha dato la scossa giusta ad una squadra che stava faticando a superare il muro dell'Everton. Per Mario, è un momento cruciale. E' il principale attaccante di scorta, dopo il declassamento di Tevez.
L'argentino ha chiuso con il City, nonostante l'inchiesta interna promossa dal club stia scontrandosi con il muro di gomma eretto dai giocatori: Zabaleta e Kolarov, i più vicini a Tevez al momento del fattaccio, non si sono voluti esporre. Il vero interrogativo sul futuro di Tevez riguarda il club disposto a pagare 20 milioni per arruolarlo. Il City non gradisce rimetterci troppi soldi e ha rifiutato la richiesta del West Ham di un prestito oneroso.
I biscotti di De Gea Nei giorni bollenti di Manchester - 28° gradi ieri - anche lo United è nella bufera per una storiaccia. Il portiere spagnolo David De Gea è stato beccato all'uscita di un supermercato con un pacco di biscotti del valore di 1,19 sterline non pagato: la notizia è finita sulla prima pagina del Sun. De Gea è stato accompagnato dalla sicurezza in una stanza e, tra l'imbarazzo generale, l'episodio è stato archiviato con un richiamo. De Gea guadagna 70 mila sterline la settimana. Ferguson non ha gradito, ma Sir Alex preferisce salutare il ritorno di Rooney, a riposo contro Stoke City e Basilea per una contrattura ai muscoli flessori. Sono disponibili anche Hernandez ed Evans. Oggi a Old Trafford c'è il Norwich: occasione d'oro per tornare a vincere.
Derby La settima giornata della Premier è una saga di derby. Si comincia oggi con Everton-Liverpool, si prosegue domani con Fulham-Qpr e Tottenham-Arsenal. Arsene Wenger, rilanciato dai successi in campionato e Champions, ha ricevuto un atto di stima da parte del miliardario statunitense Stan Kroenke, principale azionista dell'Arsenal: «Arsene è il nostro uomo. Gode di tutta la nostra fiducia. Il suo lavoro paga sempre: guardate come stanno crescendo Wilshere e Chamberlain». Il Tottenham confida nei gol di un grande ex: Emanuel Adebayor. L'allenatore degli Spurs, Harry Redknapp, invita a non criticare il togolese in caso di feste per un gol: «L'Arsenal è il passato, ora gioca nel Tottenham».



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