
A questo punto va in scena il secondo Cerci-show: quando l'esterno sfila davanti alla panchina, Mihajlovic cerca un contatto per complimentarsi, lui si gira, ne dice di tutti i colori al suo allenatore, Sinisa lo insegue, lui si siede e continua con la raffica di parolacce. Trattasi di violazione del regolamento interno, per cui scatterà automatica la multa, che pare sarà anche piuttosto alta. Ieri il giocatore ha subito i durissimi rimproveri di Mihajlovic e della società. Nonostante il pentimento dichiarato, Cerci rischia altre punizioni. E' quasi scontata la convocazione per Napoli, bisognerà poi vedere se Sinisa deciderà di farlo giocare: anche la rinuncia all'uomo più in forma, in questo momento, è un' ipotesi da tenere in seria considerazione.
Azzurro - Certe cadute di stile non sono perdonabili alla Fiorentina, anche se la storia di Cerci ha qualcosa di celestiale. Anzi, di azzurro. Per ora è solo un pensiero, visto che Prandelli, c.t. della Nazionale, ha fatto la scelta tattica di rinunciare agli esterni. Ma considerato che il pass per gli Europei è certo, il cittì potrebbe dar via agli esperimenti, e Cerci è davvero in forma Nazionale.
Prova del nove - Ha superato anche la prova del nove: tre sono i gol già segnati quest'anno, sinistro al sette contro il Cittadella (coppa Italia), appoggio in area piccola con il Bologna, tocco di testa contro il Parma. A questi vanno sommati i sei centri dell'ultimo finale di stagione (fanno nove reti nelle ultime nove gare): i primi gol sono un sinistro all'angolo basso e una ribattuta centrale nel sabato pre-Pasqua a Cagliari, un cucchiaio in contropiede e un altro sinistro dal limite con l'Udinese, una schiacciata di testa contro il Bologna e un piatto a giro a Brescia. Così dall'ironia iniziale (su RadioBlu avevano inventato, sulle note della Macarena, la Cerci-rena, con testo sarcastico) si passa al coro «Alessio Cerci è il nostro Messi», paragone divino che era un po' presa in giro, poi agli insulti ricevuti in ritiro («vai a tamarreide» o, almeno, «vai al Manchester City», dove Mancini lo voleva) fino agli applausi personalizzati dopo le prestazioni super e la media da bomber.
Danza - Tutto mentre Gila dal web ringrazia Jovetic per la dedica post-gol, con lui, Jo-Jo che a violachannel.tv dice: «Non voglio fermarmi, contro il Parma ho festeggiato con un balletto per mia sorella e un amico». In più Silva (se giocherà) dice sicuro che «a Napoli vedrete una mia esultanza», e Mencucci, a.d. viola, a Radio Crc conclude con Montolivo:«Cercheremo di accontentarlo appena possibile, ma visto che stiamo già subendo un grave danno spero almeno che fino a quando sarà qui giochi bene».
0 commenti:
Posta un commento