
S'è discusso il turnover che l'ha condannato alla sconfitta. Critiche che, probabilmente, l'aiuteranno a rivedere certe decisioni che sono parte integrante della sua storia calcistica e che dimostrano l'inadeguatezza di certe scelte in momenti in cui dovrebbe dare un segnale forte alle antagoniste.
Contro il Chievo ha avuto a portata di mano un'occasione unica per staccarsi da solo in testa alla classifica, di mettersi il Milan a 7 punti e l'Inter a 8. Distanze da brividi per chi ha l'obbligo di vincere. E, invece, ha dato spazio alla preoccupazione, all'ansia di dover giocare tre partite importanti nel giro di sette giorni. Ha risparmiato, volutamente, Cavani, Hamsik, Inler, Lavezzi, Cannavaro, Campagnaro, i pezzi forti del suo collettivo, per averli freschi per la Fiorentina (domani sera), per il Villarreal (martedì) e per l'Inter (tra due domeniche).
Vecchie abitudini - Non è nuovo a situazioni del genere, Walter Mazzari. L'idea di giocarsi qualcosa d'importante, probabilmente, lo porterà a calcolare ogni aspetto. L'ha fatto nella passata stagione, alla vigilia dello scontro diretto col Milan, a San Siro, preceduto dalla gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, contro il Villarreal. Per l'occasione, preferisce rinunciare a Cannavaro, Maggio e Cavani. Ed il Napoli paga con l'eliminazione dalla seconda competizione europea. La delusione spagnola, comunque, non serve a restituire energie ed entusiasmo alla squadra che ne prende 3 dal Milan e dice addio alle speranze di scudetto.
Sempre Chievo - E' il Chievo, in ogni modo, la vera bestia nera di Mazzarri. La delusione di mercoledì sera è la stessa che l'allenatore ed il Napoli hanno vissuto a febbraio di quest'anno. Il turno è infrasettimanale, che coincidenza!, e si gioca al Bentegodi, in notturna. Il confronto è sempre con il Milan che è in testa alla classifica con 47 punti, mentre ilNapoli segue a 43. I rossoneri pareggiano a San Siro con la Lazio e l'avvicinamento fallisce perché il Chievo impartisce una severa lezione agli uomini di Mazzari (2-0) ed in gol, come mercoledì sera, ci va Moscardelli.
Addio secondo posto - Al di là del terzo posto e dello splendido campionato disputato nella passata stagione, il Napoli avrebbe potuto chiudere alle spalle del Milan se non avesse ceduto a Palermo, a 4 giornate dal termine, favorendo il sorpasso dell'Inter che intanto aveva battuto la Lazio. Al termine di quel turno, gli interisti si ritrovarono a quota 66 ed ilNapoli si fermò a 65.
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