«Voglia di vincere e di ringraziare tutti i nostri tifosi. Daje Roma!» è il messaggio lanciato su Twitter dal tecnico spagnolo, rinfrancato dal pareggio conseguito sul campo dell'Inter dopo l'eliminazione dall'Europa League e il ko all'esordio in campionato col Cagliari. Secondo l'asturiano, il risultato di San Siro «può essere quello dello svolta». «Ora si potrà lavorare con maggior tranquillità» la convinzione espressa da 'Luchò che, anche per premiare il gruppo, ha concesso un giorno di riposo a Totti e compagni.
La ripresa degli allenamenti a Trigoria è stata infatti posticipata a domani per cominciare a preparare il turno infrasettimanale col Siena. «La squadra si impegna molto. Vedremo giovedì prossimo. Saluti a tutti. Daje Roma!» le parole di Luis Enrique in vista della gara dell'Olimpico che vedrà in tribuna anche il patron statunitense Thomas DiBenedetto (arriverà nella Capitale martedì e il giorno successivo dovrebbe incontrarsi col sindaco Alemanno, mentre è ancora da fissare in agenda il primo faccia a faccia col presidente del Coni, Petrucci). Per regalare la prima gioia al futuro presidente e alla tifoseria, la Roma dovrà prima risolvere il problema del gol.
La prestazione di Milano ha infatti evidenziato ancora una volta le difficoltà in fase realizzativa. «Ma se fossimo concreti, saremmo già completi, invece c'è ancora da lavorare. Ci vogliono tempo e pazienza» ha però confessato De Rossi, rinato nel nuovo ruolo da difensore aggiunto e primo playmaker che Luis Enrique gli ha cucito addosso. Il centrocampista, assieme a Pizarro e Kjaer, è stato nettamente il migliore in campo contro l'Inter, mentre le note dolenti riguardano per motivi diversi Stekelenburg, Totti e Osvaldo. Il portiere olandese, dopo aver trascorso la notte in ospedale, è stato dimesso ed è rientrato nella Capitale (in aereo) con un trauma cranico diretto e trauma cervicale indiretto conseguenza del colpo alla testa infertogli da Lucio.
Per quantificare i tempi di recupero si dovrà adesso aspettare 48 ore e l'esito della successiva visita specialistica cui sarà sottoposto (comunque sicuramente indisponibile per il Siena). Bisognerà invece attendere almeno fino a giovedì sera per vedere il primo gol di Totti con Luis Enrique o di Osvaldo con la maglia della Roma. Il capitano, allontanato dal cuore dell'area di rigore, è tornato a ricoprire in pratica il vecchio ruolo di trequartista e suggeritore per gli attaccanti, ma continua a tirare in porta solo su punizione (un pò poco per chi ha realizzato 207 reti in Serie A). Diverso il discorso per l'italo-argentino che, sia col Cagliari sia con l'Inter, è stato tra i peggiori in campo dimostrando di non valere i 15 milioni di euro spesi per strapparlo all'Espanyol.
(ansa)
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