
Zamparini in questo modo centrerebbe un acquisto prestigioso per rinforzare una squadra che in queste settimane aveva registrato partenze pesanti da Pastore a Sirigu, da Bovo a Cassani. Lo scoglio è il sì del giocatore, che ha un contratto di 3 milioni con il Real e stava ragionando sull'offerta della Roma e dalla Premier League.
Il colpo - Anzi, nel pomeriggio Gago sembrava un giocatore della Roma: «Ho appena parlato con l'agente del giocatore, a Madrid — spiegava Bronzetti —. Il Real ha capito che l'unico modo di cederlo, anche per ragioni fiscali, è in prestito. Gago ha bloccato qualsiasi altra ipotesi quando ha saputo della Roma». Sembrava fatta, poi si è inserito il Palermo trovando a sua volta l'accordo con il Real che incasserebbe qualcosa e si libererebbe dell'ingaggio del giocatore e facendo la sua offerta al giocatore.
Rivincita - Palermo in vantaggio o Roma che resta vigile, quindi. Fernando Gago sceglie l'Italia e la A per ripartire dopo qualche anno non all'altezza di quel che il mondo e il Real si aspettavano da lui. Ad appena vent'anni si era conquistato una maglia da titolare del Boca Juniors vincendo il mondiale giovanile con l'Argentina, due anni più tardi sbarcava a Madrid insieme a Marcelo e Higuain in una super operazione costruita da Franco Baldini, oggi alla Roma e allora d.g. del club spagnolo. Doveva essere un crac, è stato un flop: 98 presenze e appena un gol in 4 stagioni, molte apparizioni da comprimario e diversi infortuni. Gago non è riuscito a convincere nessuno dei tecnici che si sono succeduti sulla panchina del Real e ora Mourinho l'ha messo fuori dal super team.
Nazionale - Se in Spagna è andata male, in patria la fiducia in Gago non è mai mancata: 33 partite con la Seleccion e la fiducia prima di Diego Maradona — che su di lui aveva investito molto, lasciandolo però fuori dal Mondiale — e poi di Batista. Unico neo, i guai muscolari che in queste stagioni lo hanno frenato spesso. Palermo è la squadra dalla quale riparte, Zamparini conta sia un'operazione come quella del Genoa con Thiago Motta.
0 commenti:
Posta un commento