LE STAR DEL CALCIO NEL FONDO DI SALVATAGGIO -Bankia, uno dei principali istituti di credito spagnoli - nato dalla fusione di sette casse di risparmio regionali - intende utilizzare i giocatori del Real Madrid come sorta di garanzia pur di ottenere in prestito denaro fresco dalla Banca centrale europea, riferisce El País. Insomma, Ronaldo o Kaká potrebbero essere messi al servizio della solvibilità delle banche spagnole. Sebbene il club madrileno non debba temere di vedersi chiudere a breve le sue due stelle del pallone in una cassetta di sicurezza di Francoforte, a livello teorico la Bce potrebbe effettivamente decidere ad un certo punto di pignorare uno dei due calciatori, sottolinea la Süddeutsche Zeitung. La possibilità esiste, è concreta, seppure assai remota. Spiega il quotidiano di Monaco di Baviera: «Bisognerebbe prima che Bankia fosse insolvente e successivamente che il Real Madrid non ripagasse il suo debito, assicurato ad oggi dagli introiti generati dalla pubblicità e dai diritti tv». Certamente - aggiunge Sz - il Real Madrid è indebitato per diverse centinaia di milioni di euro, ma in Spagna le squadre di calcio in difficoltà vengono salvate anche col denaro pubblico.
TRASFERIMENTI MILIONARI - Ciò nonostante, come hanno anche dimostrato gli ultimi stress test delle banche, le casse di riparmio della Spagna necessitano di nuovo capitale. E con una certa urgenza. Per ottenere questo capitale l’istituto di credito Bankia avrebbe deciso di emettere obbligazioni attraverso un fondo chiamato Madrid Activos Corporativos V pari a 773 milioni di euro. Questo fondo comprende prestiti concessi da Bankia ad alcune grandi aziende. Tra queste, scrive El País, ci sono la società di costruzioni del presidente del Real Madrid, Florentino Perez, e la stessa squadra. Sullo sfondo ci sono infatti crediti per i trasferimenti milionari del Real Madrid, che Bankia aveva finanziato a suo tempo indirettamente tramite un grosso gruppo industriale. Due anni fa il club madrileno aveva preso in prestito 76,5 milioni di euro per riuscire a pagare il cartellino di Kaká e Ronaldo, versando 100 milioni al Manchester United per il portoghese e circa 60 milioni al Milan per il brasiliano.
IL MARITO IN PEGNO - Sebbene questa vicenda risuoni assurda non è la prima volta che i creditori chiedono garanzie quantomai bizzarre. Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore il diffondersi della notizia (poi smentita) della pretesa della Finalndia di ottenere quale mezzo di garanzia per il concorso nel salvataggio finanziario della Grecia una sorta di ipoteca sul Partenone. Altri esempi? Un oligarca russo è diventato nottetempo proprietario di circa 40.000 maiali perché un debitore non è stato in grado di saldare un prestito.
In Germania le autorità hanno pignorato qualche settimana fa il Boeing 737 del principe ereditario della Thailandia, Maha Vajiralankorn, per il caso sollevato dalla società tedesca Walter Bau, che rivendica 30 milioni di euro per un'autostrada costruita negli anni '90. Nella Renania Settentrionale-Vestfalia, racconta invece lo Spiegel, una donna è stata sorpresa dalla polizia qualche tempo fa nel prato di Gevelsberg senza documenti. Fino a quando non fosse ritornata con le carte i poliziotti hanno trattenuto il marito come «caparra». Particolarmente incredibile, infine, la vicenda in una clinica indonesiana, dove un neonato è stato tenuto in «ostaggio» per tre settimane dai dirigenti ospedalieri perché i genitori non potevano permettersi di pagare le spese del parto, circa 300 euro.
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