CORSPORT (D. LATAGLIATA) - Titolare anche a Siena, domani? Possibile. In terra toscana Alessandro Del Piero dovrebbe e potrebbe fare coppia con Vucinic. Domenica scorsa, all'esordio in campionato, era stato Matri il suo partner d'attacco: stavolta toccherebbe al montenegrino, atteso all'esordio dal primo minuto.
E l'intesa tra il numero dieci e il numero quattordici, già sbocciata a inizio agosto, potrebbe portare in dote alla Juventus altri tre punti.
Nel frattempo, contro il Parma, alla prima partita nel nuovo stadio, il capitano ha fatto il suo: assist a Pepe in occasione del primo gol e Matri messo tutto solo davanti al portiere salvo poi rammaricarsi per il pallone finito contro il palo. Sessantasette minuti trascorsi sul terreno di gioco per poi lasciare il posto a Vidal, tra gli applausi del suo pubblico e voti in pagella tutti positivi.
INOSSIDABILE - La sostanza è questa: passano gli anni, ma Del Piero sta sempre bene. E rinunciare al suo apporto diventa difficile per tutti gli allenatori, Conte compreso. Non che ci sia l'urgenza di pensionare il numero dieci: però, con tutti gli attaccanti in rosa e nonostante varie campagne acquisti, fa un certo effetto prendere atto che i quasi 37 anni di Alex Del Piero si facciano preferire alla freschezza di gente come Quagliarella e lo stesso Matri. E' ovvio poi che strada facendo anche il capitano concederà strada: per il momento, però, Conte se lo coccola e contro la sua ex squadra potrebbe riproporlo titolare. Del resto l'estate di Del Piero è filata via liscia come l'olio: smaltito un piccolo fastidio accusato nei primissimi giorni del ritiro di Bardonecchia che gli aveva impedito di scendere in campo contro la rappresentativa della Val Susa e il Lucento, il capitano non ha più saltato un solo impegno della squadra, segnando anche un gran gol contro lo Sporting Lisbona durante la tournèe americana.
PREPARAZIONE - Al solito, come avviene ormai da anni, la sua preparazione è stata curata in ogni minimo particolare da uno staff personale che lavora di concerto con la struttura societaria: Giovanni Bonocore non lo molla un giorno che sia uno, aggiornando continuamente i dati che riguardano il suo assistito per merito di un software che permette poi di trasformare immediatamente l'analisi a video della prestazione in dati per la programmazione del successivo allenamento. Grazie a questa cura quasi maniacale dei particolari, Del Piero l'anno scorso ha collezionato 33 presenze in campionato ( più di lui solo Bonucci, anche se è ovvio che altri giocatori hanno accumulato un maggior numero di minuti sul terreno di gioco), 19 delle quali da titolare: 8 volte è rimasto in campo tutti i novanta minuti, 14 le occasioni in cui è entrato a partita in corso, 11 le sostituzioni subite. In totale: 1821 minuti in campionato, trecento in più di quelli messi insieme nella stagione precedente.
Come dire, appunto, che il tempo passa per tutti ma lui non pare accorgersene. E, se il trend dovesse continuare, non è detto che l'anno prossimo non lo si riveda ancora su questi schermi: alla fin fine, è stato lo stesso Del Piero pochi giorni fa a non dare ancora per scontato il suo addio alla Juventus per andare a caccia di gloria ed esperienze nuove negli Stati Uniti.
SIENA - C'è anche un altro motivo per immaginare Del Piero in campo domani: come già il Parma domenica scorsa, anche il Siena è stato bucato 13 volte dal numero dieci. Vittime preferite una dietro l'altra, allora. Con la ciliegina sulla torta anche una tripletta datata 18 gennaio 2004. Non è il caso di reclamare il bis: Conte e la Juve si accontenterebbero di una giocata decisiva, una delle sue, per tornare a casa con il bottino pieno.
E l'intesa tra il numero dieci e il numero quattordici, già sbocciata a inizio agosto, potrebbe portare in dote alla Juventus altri tre punti.
Nel frattempo, contro il Parma, alla prima partita nel nuovo stadio, il capitano ha fatto il suo: assist a Pepe in occasione del primo gol e Matri messo tutto solo davanti al portiere salvo poi rammaricarsi per il pallone finito contro il palo. Sessantasette minuti trascorsi sul terreno di gioco per poi lasciare il posto a Vidal, tra gli applausi del suo pubblico e voti in pagella tutti positivi.
INOSSIDABILE - La sostanza è questa: passano gli anni, ma Del Piero sta sempre bene. E rinunciare al suo apporto diventa difficile per tutti gli allenatori, Conte compreso. Non che ci sia l'urgenza di pensionare il numero dieci: però, con tutti gli attaccanti in rosa e nonostante varie campagne acquisti, fa un certo effetto prendere atto che i quasi 37 anni di Alex Del Piero si facciano preferire alla freschezza di gente come Quagliarella e lo stesso Matri. E' ovvio poi che strada facendo anche il capitano concederà strada: per il momento, però, Conte se lo coccola e contro la sua ex squadra potrebbe riproporlo titolare. Del resto l'estate di Del Piero è filata via liscia come l'olio: smaltito un piccolo fastidio accusato nei primissimi giorni del ritiro di Bardonecchia che gli aveva impedito di scendere in campo contro la rappresentativa della Val Susa e il Lucento, il capitano non ha più saltato un solo impegno della squadra, segnando anche un gran gol contro lo Sporting Lisbona durante la tournèe americana.
PREPARAZIONE - Al solito, come avviene ormai da anni, la sua preparazione è stata curata in ogni minimo particolare da uno staff personale che lavora di concerto con la struttura societaria: Giovanni Bonocore non lo molla un giorno che sia uno, aggiornando continuamente i dati che riguardano il suo assistito per merito di un software che permette poi di trasformare immediatamente l'analisi a video della prestazione in dati per la programmazione del successivo allenamento. Grazie a questa cura quasi maniacale dei particolari, Del Piero l'anno scorso ha collezionato 33 presenze in campionato ( più di lui solo Bonucci, anche se è ovvio che altri giocatori hanno accumulato un maggior numero di minuti sul terreno di gioco), 19 delle quali da titolare: 8 volte è rimasto in campo tutti i novanta minuti, 14 le occasioni in cui è entrato a partita in corso, 11 le sostituzioni subite. In totale: 1821 minuti in campionato, trecento in più di quelli messi insieme nella stagione precedente.
Come dire, appunto, che il tempo passa per tutti ma lui non pare accorgersene. E, se il trend dovesse continuare, non è detto che l'anno prossimo non lo si riveda ancora su questi schermi: alla fin fine, è stato lo stesso Del Piero pochi giorni fa a non dare ancora per scontato il suo addio alla Juventus per andare a caccia di gloria ed esperienze nuove negli Stati Uniti.
SIENA - C'è anche un altro motivo per immaginare Del Piero in campo domani: come già il Parma domenica scorsa, anche il Siena è stato bucato 13 volte dal numero dieci. Vittime preferite una dietro l'altra, allora. Con la ciliegina sulla torta anche una tripletta datata 18 gennaio 2004. Non è il caso di reclamare il bis: Conte e la Juve si accontenterebbero di una giocata decisiva, una delle sue, per tornare a casa con il bottino pieno.
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