GASPORT (A. GOZZINI) - DIVENTA FAN DI CALCIOPAZZO - Che il simbolo del nuovo progetto sia una maglia viola fatta a pezzi può sembrare un controsenso.Eppure non lo è, basta spiegare cosa c'è dietro: a 5 minuti dalla fine di Fiorentina-Cittadella e al ritorno in campo 462 giorni dopo il crac al ginocchio, Jo-Jo vuole segnare a tutti i costi. Per sé, e per la Fiorentina: «La maglia strappata da Jovetic, per la rabbia di avere sbagliato un gol, è il simbolo migliore dello spirito con cui la squadra si è ripresentata all'inizio della nuova stagione. In una giornata di caldo canicolare si sono visti impegno e spirito agonistico» sottolinea Mario Cognigni, presidente esecutivo.
Chelsea per Jo-Jo Pensiero condiviso dai Della Valle, e che avrà conseguenze sul mercato: «La società non intende vendere, né svendere, nessun campione. Chi vuole rimanere resterà. Chi dimostra di non credere nel nostro futuro, non potrà far parte del gruppo che intende raggiungere risultati anche attraverso i valori di fedeltà e coesione» aggiunge Cognigni. E' la nuova filosofia della campagna acquisti, che ha ancora Jovetic come simbolo: l'interesse del Chelsea per lui è reale, ma non si concretizzerà. All'opposto, per il club, c'è il caso-Montolivo: si confida nelle proposte dall'estero Bayern o Arsenal; nel mezzo ecco Gilardino: in attesa dell'offerta da 15 milioni, la sua volontà può essere decisiva. C'è anche un altro strappo che due giorni fa ha fatto rumore. «La società ha apprezzato il pubblico, pronto a zittire le urla scomposte di poche decine dei soliti noti». E' andata così: dopo pochi minuti dalla curva Fiesole sono piovuti una serie di cori polemici; il resto dello stadio si è ribellato e ha sostenuto la squadra. Era l'atteggiamento che Andrea Della Valle auspicava. Ieri ha parlato a Expansion.com: «Abbiamo riportato la Fiorentina ai massimi livelli, con grande cura per i conti. Con una squadra di calcio si guadagna popolarità, ma si deve essere bravi a gestirla».
Chelsea per Jo-Jo Pensiero condiviso dai Della Valle, e che avrà conseguenze sul mercato: «La società non intende vendere, né svendere, nessun campione. Chi vuole rimanere resterà. Chi dimostra di non credere nel nostro futuro, non potrà far parte del gruppo che intende raggiungere risultati anche attraverso i valori di fedeltà e coesione» aggiunge Cognigni. E' la nuova filosofia della campagna acquisti, che ha ancora Jovetic come simbolo: l'interesse del Chelsea per lui è reale, ma non si concretizzerà. All'opposto, per il club, c'è il caso-Montolivo: si confida nelle proposte dall'estero Bayern o Arsenal; nel mezzo ecco Gilardino: in attesa dell'offerta da 15 milioni, la sua volontà può essere decisiva. C'è anche un altro strappo che due giorni fa ha fatto rumore. «La società ha apprezzato il pubblico, pronto a zittire le urla scomposte di poche decine dei soliti noti». E' andata così: dopo pochi minuti dalla curva Fiesole sono piovuti una serie di cori polemici; il resto dello stadio si è ribellato e ha sostenuto la squadra. Era l'atteggiamento che Andrea Della Valle auspicava. Ieri ha parlato a Expansion.com: «Abbiamo riportato la Fiorentina ai massimi livelli, con grande cura per i conti. Con una squadra di calcio si guadagna popolarità, ma si deve essere bravi a gestirla».
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